Lettera n.18 – Al P. Celestino Cocle – 1824
18. Al Rev.mo Rettore Maggiore P. Celestino Cocle[1], Napoli – Brano di lettera[2].
Armonia della vita comunitaria e rapporto con la città.
Tropea 3 ottobre 1824[3]
… Ora per grazia di Gesù Cristo e della Madonna SS. questa Comunità gode perfetta armonia; ci regna la regolarità e più di tutto la pronta sommissione ai Superiori ed a qualunque disposizione che è per fare Vostra Paternità, di mutazione di stanza[4]…
La città costantemente ci ama, ci venera ed è sommamente edificata della nostra assistenza. Tutto ad maiorem Dei gloriam.
Solamente bisogna la vostra paterna benedizione, che con tutti della Comunità imploro, dopo d’avervi baciate le sacre mani.
[1] Cocle Celestino Maria, di Michele, nato il 22 novembre 1783 a San Giovanni Rotondo (FG); Procuratore e Consultore Generale più volte; eletto Rettore maggiore nel Capitolo del 1824 (cf. dellera n.). Persona di grande influenza a corte perche confessore dei Reali Principi (nominato da Francesco I l’ 8 maggio 1828). Fu eletto Arcivescovo titolare di Patrasso il 14 luglio 1831 e consacrato il 1 novembre 1831 dal Papa Gregorio XVI. La sua grande influenza a corte e il suo attaccamento ai Borboni gli procurarono acute inimicizie politiche che lo fecero molto soffrire a seguito dei moti risorgimentali. Morì il 2 marzo 1857 a Napoli tra i parenti ed è sepolto a Tarsia.
[2] Brano di lettera riportato nelle “Posizioni e Articoli”, op. cit. n. 15 e ripreso anche nella Biografia del Di Coste, ma con l’aggiunta riportata nei Comentaria di Kuntz (vol.XVII).
[3] Dopo questa data uscirono le nomine dei Rettori. Al P. Di Netta, in Tropea, subentrò P. Vincenzo Fusco.
[4] Era usanza far fare ai soggetti il cambio di stanza ogni certo tempo, per non farli attaccare alla “propria” stanza.
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Con cuore integro e fedele LETTERE DEL Ven. P. DI NETTA —————— Lettera n. 18 legge: Donato Mantoan |
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