Lettera n. 55. Alla Signora Donna Laura Tranfo, Bagnara 1841
Tropea 21 luglio 1841
Jesus, Maria, Joseph, Sanctus Alphonsus
Gentilissima Signora[3]
Mi è stata presentata la vostra questa mattina, che poi ho saputo chi eravate. Don Antonio alias Brasciola[4] mi ha raccontata la storia di vostra vita, e mi sono consolato grandemente, poiché conosco la mano di Dio, che vi guida, e vi vuole un’altra S. Brigida Vedova e con figlie[5] anche sante.
Non vi dovete turbare perché siete ammalata, poiché così vi distaccate da questo mondo. Le vostre figliuole perché non metterle in qualche Monistero di Messina[6]?
Intanto altra preghiera non vi fò, che frequentare i Sacramenti, e raccomandarvi assai alla Madonna nel di cui nome, e del Figlio Gesù vi benedico.
Umilissimo Vostro Servitore
Vito Michele Di Netta
del SS. Redentore
[1] Nobile famiglia di origine tropeana, un cui ramo possedeva importanti proprietà nel comune di Cosoleto, distrutto dal catastrofico terremoto del 1783. Il Palazzo Tranfo ricostruito rimase abitato fino al 1806. – Donna Laura portava il cognome Galimi (cf. indirizzo della lettera 92).
[2] Bagnara Calabra, comune sulla costa tirrenica (costa viola) in provincia di Reggio Calabria, oggi con oltre 10.000 abitanti (nel 1860 erano 8.500 circa), ricco di chiese e di confraternite.
[3] Copia di lettera conservata presso la Postulazione Generale Redentorista in Roma, autenticata dal Vicario Generale di Mileto Pasquale Colloca il 29 luglio 1896.
[4] Questa persona ci rimane sconosciuta.
[5] Sono le sue due figlie, ma non conosciamo i loro nomi.
[6] A Messina c’era diversi monasteri; in quello cistercense vi erano le sorelle Raffaella e Carmela Taccone (cf. lettera n. 10)
Con cuore integro e fedele LETTERE DEL Ven. P. DI NETTA —————– Lettera n. 55 Legge: Donato Mantoan |
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Una quadro al giorno sulla vita del Venerabile
P. Vito Michele Di Netta – di Rosetta Bove – Tropea 2011