Lettera n. 78. A Donna Carolina Gallucci, Mileto 1845
Direzione spirituale: ancora sul matrimonio del figlio Filippo.
Tropea primo settembre 1845[2]
Jesus, Maria, Joseph, Sanctus Alphonsus
Gentilissima Signora
Se i cuori degli uomini sono in mano a Dio; e tutto avviene ciocche vuole, perché inquietarvi pel domani, e di ciò che deve succedere?[3] Dormite nelle mani della Provvidenza, e quando sarete domandato da vostro Figlio[4], rispondete quello vi dicela Coscienza dietro la preghiera alla Madre Immacolata.
Vi replico quello altra volta vi scrissi; che succederà il Matrimonio per questo vostro Figlio, quando sarete distaccata da queste premure, ed impegno.
Fatelo venire in Parghelia[5], ed avrò l’occasione di parlarci, mentre per ora l’abbraccio con Teodoro; ed in nome di Gesù, e di Maria passo a benedirvi colle Figlie.
Umilissimo Vostro Servitore
Vito Michele Di Netta
del SS. Redentore.
Indirizzo: A S. E. La Signora
Donna Carolina Gallucci, Mileto
[1] Lettera facente parte del pacchetto presentato ai Processi Ordinari Tropeani da Filippo Taccone-Gallucci, Processi sugli Scritti, pag. 78 – fol 24.
[2] Formato originale della data: primo 7bre 1845.
[3] Cf. le altre lettere sul tema del matrimonio del figlio Filippo, nn. 75, 76.
[4] Filippo.
[5] In Parghelia viveva una figlia del marito defunto: Eleonora Taccone, figlia di prime nozze di Nicola Taccone con Elena Falletti, cugina di Carolina: Eleonora era andata in sposa a Giuseppe Meligrana di Parghelia.