Lettera a Carolina Gallucci Taccone_18

Lettera n. 75. A Donna Carolina Gallucci, Mileto 1845

75. Alla Signora Donna Carolina Gallucci, Mileto[1].
Direzione spirituale: sul matrimonio del figlio Filippo.

 

Tropea, 16 luglio 1845
Jesus, Maria, Joseph, Sanctus Alphonsus

Gentilissima Signora

La grazia del Matrimonio deve venire dal Cielo, per cui bisogna interporre la mediazione dei santi e particolarmente della Regina. Più di tutto bisogna la buona Confessione che dispone a ricevere un tal dono dal Signore[2]. Non dubitate delle mie preghiere, abbenché sono miserabile.

Vi accludo una reliquia del nostro Santo[3], e cartelline[4] della Madonna Immacolata, mettetecele cocite in qualche abito al Figlio amato[5], che ossequio caramente come pratico con Teodoro, ed unitamente alle vostre Figlie[6] vi benedico ne nomi di Gesù, e di Maria.

Umilissimo Vostro Servitore
Vito Michele Di Netta
del SS. Redentore

 

Indirizzo: A Sua Eccellenza La Signora
Donna Carolina Gallucci, Mileto


[1] Lettera facente parte del pacchetto presentato ai Processi Ordinari Tropeani da Filippo Taccone-Gallucci, Processi sugli Scritti, pag. 74 – fol 22.

[2] L’amicizia non impedisce al P. Di Netta di richiamare le giuste posizioni, senza false accondiscendenze. Alla fine tutto andrà come Dio disporrà (cf. lettere precedenti sul tema).

[3] Sant’Alfonso Maria de Liguori.

[4] Cf. nota alla lettera 44 del 29 maggio 1840.

[5] Filippo, unico figlio maschio.

[6] Concetta ed Elena. Rimane sconosciuto chi fosse Teodoro.

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              Con cuore integro e fedele
           LETTERE DEL Ven. P. DI NETTA
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Lettera n. 75
Legge: Donato Mantoan
[audio:/LettereMp3/075.mp3]

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