Lettera n.14 – Al Capitolo Generale in Pagani – 1824
Annunzia che non potrà partecipare al Capitolo e che dà procura
al P. Angelo Impero.
Marina di San Lucido 29 maggio 1824
Jesus, Maria, Joseph atque Beatus Alphonsus
Io qui sottoscritto Rettore[3] della Casa di Tropea, stando per imbarcarmi nella Marina di San Lucido[4], per portarmi come elettore nel Capitolo Generale, che deve tenersi nella casa di S. Michele dei Pagani[5]; mi è sopraggiunto febbre, che secondo la fede del Medico[6] può degenerarsi in una pericolosa malattia; motivo per cui delego, e fo ampia Procura[7], al P. Don Angelo Impero[8], acciò facesse le mie veci secondo la sua ottima coscenza nella creazione del Rettore Maggiore, Procuratore e Consultori generali, come anche confermo cioché à per proporre al suddetto Capitolo Generale[9].
E mi dichiaro ciecamente ubbidiente a quanto sarà per disporre, per bene della Congregazione.
In fede
Dalla Marina di San Lucido 29 maggio 1824
Vito Michele Di Netta
del SS. Redentore
delego come sopra
[1] Il Capitolo Generale di un Istituto religioso era ed è ancora il supremo organo legislativo ed elettivo. Quello del 1824 era stato convocato a Pagani per eleggere il nuovo Rettore Maggiore redentorista (la cui nomina era a vita), essendo morto il 13 dicembre 1823 Il Rettore Maggiore Nicola Mansione.
[2] Lettera autografa, accompagnata dal certificato medico, giacente presso la Postulazione Generale Redentorista di Roma.
[3] Al Capitolo Generale, in quel tempo, partecipavano come membri di diritto i Rettori delle Case e i cosiddetti Vocali, cioè gli eletti dalle varie Comunità.
[4] Centro sulla costa tirrenica vicino Paola con un bel castello in cui nacque il cardinale Ruffo, capo dell’armata dei Sanfedisti. Dal suo porto partivano navi per lunghe distanze. Tropea ancora non aveva un porto adeguato, nonostante le tante sollecitazioni fatte. L’idea della costruzione del porto, di cui era stata già proposta l’edificazione durante il decennio francese fu ripresa durante la restaurazione borbonica tanto da determinare una visita in città di Ferdinando II (14 aprile 1833). Fu trasformata in progetto concreto soltanto con la legge n. 255 del 25 giugno 1906, predisposta in seguito al terremoto del 1905. All’originario progetto di costruzione di un semplice approdo, era stato sostituito, per Paola e Tropea, il progetto di «… opere portuali capaci, per quanto limitate, di rendere ricovero e rendere possibile la permanenza delle navi in quelle spiaggie aperte ed esposte in pieno ai venti e alle mareggiate». Il piano regolatore del 28 luglio 1908, sviluppato in progetto esecutivo, prevedeva la costruzione di «una calata di approdo con banchina», di «un molo di protezione di m. 100» e di una «strada di accesso dalla rotabile che scende dall’abitato alla calata» (AA.VV. TROPEA – Storia cultura economia, Rubettino Editore, 2000, p. 163)
[5] La Casa di Pagani, fin dalla sua fondazione, fi posta sotto la protezione dell’Arcangelo San Michele, per le molte avversità incontrate.
[6] «Faccio fede io qui sottoscritto Dr. di Medicina, e Chirurgia di questo Comune di San Lucido, qualmente ritrovandosi qui a più giorni per causa d’imbarcarsi il Padre Rettore Don Vito Michele Netta del SS.mo Redentorre del Colleggio di Tropea, è stato assalito da febbre gastrica-reumatica, caggionata dalle vicissitudini della temperatura atmosferica della corrente staggione; causa per cui non è nello stato di poter viaggiare né per mare, né per terra senza il pericolo di esporsi ad una malattia, che potrebbe degenerare al nervino. In fede di che ne ho formato la presente scritta, e sottoscritta dal mio proprio pugno. Dato a San Lucido li 29 maggio 1824 – Dr. Domenico Conti – Visto per la legalità Il Sindaco» (firma illeggibile e timbro-sigillo del Comune di San Lucido).
[7] P. Di Netta intendeva dare procura all’altro confratello partecipante al Capitolo perché votasse in suo nome; ma la procura non venne accolta dal Capitolo, cosa che fece scattare la protesta (contenuta per altro) del P. Impero, il quale così scrisse al Capitolo Generale: “Il qui sottoscritto vocale di Tropea ricorre contro la decisione di negargli il diritto di voce attiva nel nome del Rettore della casa, P. Vito Michele Netta, impedito, di cui è stato nominato procuratore. Però avrà come rato e fermo ciò che deciderà il Capitolo”. Pertanto il Capitolo dichiarò che non poteva avere diritto a due voti, ma uno solo.
[8] Impera (Impero) Angelo, di Francesco nato il 23 novembre 1782 a Magisano (CZ) entrato tra i redentoristi già sacerdote. Morto il 5 luglio 1854 a Stilo (RC), per broncopolmonite. Era il Vocale, cioè l’ eletto dalla Comunità per partecipare al Capitolo Generale.
[9] Nel Capitolo risultò eletto il P. Celestino Maria Cocle, che guiderà la Congregazione dal 1824 al 1831, quando verrà eletto vescovo.
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Con cuore integro e fedele LETTERE DEL Ven. P. DI NETTA —————— Lettera n. 14 legge: Donato Mantoan |
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