Lettera n.13 – Al Signor Giuseppe Papa – 1823
13. Al Signor Giuseppe Papa[1] – Brano di lettera[2].
Sua angustia per gli auguri di essere fatto vescovo.
Tropea 23 dicembre 1823
… Certe espressioni mi hanno accresciute le angustie, e mi fanno oltremodo stringere il cuore, e però non cessate di raccomandarmi a Gesù Cristo ed alla Madonna SS. Io stimo più la solitudine pacifica e la vita nascosta, che tutte le mitre[3].
[1] Non si è a conoscenza di chi fosse questa persona. Di certo, per il Natale del 1823 oltre agli auguri natalizi questa persona gli espresse il desiderio di vederlo innalzato alla dignità episcopale. Da qui la risposta del Venerabile.
[2] Brano di lettera riportato nelle “Posizioni e Articoli”, op. cit. n. 15.
[3] Pur circondato da amici influenti e da vescovi che richiedevano il suo consiglio, P. Di Netta restò sempre sordo ad ogni “lusinga episcopale”. Mons. Francesco Maria Coppola, vescovo di Oppido dal 1822 al 1851 e già canonico teologo della cattedrale di Nicotera, diceva: “Il Padre di Netta è un Santo, ed io l’avrei proposto per Vescovo, ma non lo faccio, conoscendo la sua santità. (Testimonianza ai Processi (fol. 365) di Don Francesco Saverio Grillo, suo Vicario).
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Con cuore integro e fedele LETTERE DEL Ven. P. DI NETTA —————— Lettera n. 13 legge: Donato Mantoan |
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P. Vito Michele Di Netta