( ◊ in Austria) – P. Joseph Leitner (1824-1926) – (+ in Colombia)
P. Joseph Leitner. Buga 1926.
Il padre Leitner nacque il 19 marzo 1844 a Virgen nel Tirolo austriaco da genitori molto credenti dediti alla coltivazione dei campi.
Compiere la volontà di Dio, espressa dalla Regola o dai superiori, questo fu l’ideale del padre Leitner. Lo stato fiorente dell’Istituto in Austria lasciato dal p. Passerat colpì vivamente il suo spirito e chiese l’ammissione alla Congregazione.
Dalla sua ordinazione sacerdotale egli insegnò nello studentato di Mautern fisica, greco, latino e tedesco.
Desiderando lavorare per le anime rispose all’appello del Rev.mo Padre Generale per le missioni dell’America del Sud; si imbarcò per Santiago e quattro anni dopo i superiori lo incaricarono della fondazione di Buga dove per 40 anni lavorò senza risparmiarsi.
Aveva un talento pratico di organizzatore: esperto in orologeria, fonditore di campane, tutto era buono per rendere un servizio al prossimo.
Il meglio del suo tempo lo dedicava al santo ministero. Lo stile della sua predicazione, l’assiduità al confessionale, l’aiuto che portava agli ammalati rivelavano un cuore d’oro verso i suoi fratelli assieme ad una volontà di ferro per combattere il peccato e convertire i peccatori induriti.
Durante una campagna apostolica contrasse un inizio di idropisia. Non si riebbe più completamente da questo colpo e da allora la chiesa del convento, il confessionale e gli ammalati saranno l’oggetto del suo zelo delicato e pieno di carità.
La caratteristica del suo fervore fu l’amore alla Regola, spinto alla perfetta fedeltà fino alle più piccole prescrizioni. La Regola riempì tutta la sua vita, era il suo vangelo: la leggeva, la meditava, la conosceva a fondo.
Il grande spirito di fede lo testimoniava nel rispetto profondo dell’autorità, evitando anche l’ombra di critica interna contro gli ordini ricevuti. Circondava i suoi superiori di un affetto filiale anche se più giovani di lui di trenta anni.
Tutto quello che riguardava la Congregazione gli era sommamente caro. Specie quando parlava dei nostri Santi, dei Superiori Maggiori, del revmo. P. Mauron e del P. Desurmont.
La sua carità fraterna non era forse molto visibile nel sentimento e nelle parole, ma era frutto della virtù fino all’eroismo. Per temperamento era portato alle affermazioni energiche e a contrasti violenti. Sapeva reprimere queste tendenze e restare sempre nella carità.
Lungi dal voler prevalere per la reputazione delle sue virtù o per la sua età, si sforzava di vivere in modo discreto in mezzo ai suoi confratelli. Non c’era niente di straordinario nella sua condotta esteriore circa il raccoglimento e la preghiera, ma si notava la straordinaria e continua attenzione della sua anima a restare sempre calmo ed agire sotto l’occhio di Dio e per Dio.
Sotto l’aspetto virile la sua pietà, poco sentimentale, testimoniava il tesoro di un amore vivo e profondo per Dio. Il padre Leitner fu “per poco” un uomo del suo tempo, mentre fu l’uomo di tutti i tempi, come la Congregazione vuole vedere nei suoi religiosi, perché lui fu l’uomo di Dio, della Regola e del dovere.
Una febbre violenta fu il segnale della sua ultima malattia e della sua morte, tutta santa : “Perpetuo Soccorso…” fu l’ultima parola uscita dalle sue labbra.
Il padre Leitner lasciò ai suoi confratelli e a tutta la città di Buga la reputazione di un santo religioso. La cerimonia funebre fu un vero trionfo… tutta la città era presente.
L’unione a Dio ottenuta con la completa osservanza della Regola ed una perfetta conformità alla volontà divina, fu l’ideale che si era tracciato e che raggiunse durante i suoi sessantun’anni di vita Redentorista.
“Ecce enim merces vestra, multa est in coelo” Lc. 6,23.
Professione:15 agosto 1865.
Ordinazione sacerdotale: 27 aprile 1869.