( ◊ in Francia) – P. Paul Legrand (1875-1922) – (+ in Francia)
P. Paul Legrand. Boulogne-sur Mer, 1922.
Il P. Paul Legrand vide la luce a Louzoir (Aisne) il 23 agosto1875. La sua famiglia era raccomandabile per il suo profondo attaccamento alla religione e alle tradizioni di fede e devozione che aveva ricevuto da suoi avi.
Il P. Legrand era l’undicesimo sacerdote del suo parentado. Messo nel seminario minore de Notre-Dame de Liesse entrò più tardi con suo fratello Charles al seminario de Saint-Léger a Soisson: tutti e due vennero redentoristi.
Ordinato sacerdote, Paul si preparò alle missioni. Le sue prime prediche, anche se timide, preannunciavano grandi aspettative e facevano presagire un fecondo ministero.
Era dotato di un senso pratico poco comune; abile nella meccanica, artista decoratore, contribuì in larga parte al successo dei suoi lavori apostolici. La sua attività straripante, a volte eccessiva, aveva origine da un grande spirito di fede. In missione non sapeva gestire le sue forze, lavorava fino a compromettere la sua salute. Questo zelo ardente lo inclinava a dare preferenza alle anime meno fortunate delle campagne e degli operai.
Va sottolineato nel P. Legrand anche un grande spirito di famiglia, il suo profondo amore per la Congregazione. Chi di noi non ricorda l’arrivo clamoroso del Rev.mo P. Nicolas, Provinciale, a Mouscron, all’indomani della sconfitta dei nostri nemici, il 25 ottobre 1918. Questo viaggio in auto da Crotoy a Mouscron attraveso una strada accidentata, affollata di macchine militari e di truppe, fu dovuto al P. Legrand che ne fu la guida intrepida e audace.
Durante la guerra del 1914 il nostro convento di Boulogne fu gravemente colpito da una bomba sganciata da un aereo.
Il P. Legrand nella circostanza diede prova di vero talento organizzativo. In quest’opera delicata si mostrò bravo e buon architetto ed anche buon diplomatico quando si trattò di discutere con le autorità inglesi sui danni di guerra.
La sua opera era appena terminata quando ebbe uno strano grande dolore che lo porterà alla tomba cinque mesi più tardi. La sua straordinaria attività lo aveva scosso a tal punto che si dovette mandarlo in una casa di cura.
Sentendo avvicinare la sua fine, penetrato più che mai nella presenza di Dio, lo si vedeva assiduo davanti al tabernacolo passare lungo tempo in adorazione.
Il male peggiorava.
Dopo una corta agonia e aver ricevuto gli ultimi sacramenti questo ardente e zelante missionario rendeva placidamente la sua anima a Dio. “Zelus domus tuae comedit me “ Ps. 68.
Professione: 8 settembre 1900.
Ordinazione sacerdotale: 28 giugno 1903.