Latessa Angelo redentorista

(◊ in Italia) P. Angelo Latessa (1688-1755) (Ω in Italia)

P. Angelo Latessa. Caposele, 1755.

Il vecchio Angelo Latessa nacque a Bisaccia il 27 agosto 1688. Visse nel mondo fino a 63 anni. Entrò nella Congregazione nel 1751 per imparare a morire santamente.

S. Alfonso lo ricevé con grande gioia, dicendo:«Sarà incapace di sopportare i nostri lavori; tuttavia vedo come una grande grazia per la casa la presenza di un uomo che gli altri potranno ammirare».

Discepolo del Padre Cafaro, mortificato come lui, fu per i confratelli un soggetto di costante edificazione, soprattutto per l’osservanza della regola spinta fino allo scrupolo. Chiamava la Congregazione: la porta del paradiso.

Non potendo andare in missione, trascorreva i giorni in confessionale, dove dava a ciascuno preziosi consigli.
Dolce, affabile verso tutti, e principalmente verso i poveri ed i malati, aveva l’abitudine di dire: “Colui che non è caritatevole, non è vero figlio della Congregazione”.

Cadde gravemente ammalato. S. Alfonso gli comandò di guarire; subito la febbre lo lasciò e riprese la vita giornaliera.
Sentendosi impossibilitato ad esercitare gli uffici della casa, non permise, tuttavia che gli si impedisse di essere presente costantemente al santo tribunale della penitenza.

Quando celebrò la messa per l’ultima volta, il medico gli chiese: “Cosa vi ha detto Gesù Cristo?” – “Ci siamo fatto i nostri addii – rispose- in più, gli ho detto, di offrire questo ultimo sacrificio al Suo eterno Padre, perché all’altare non ci rivedremo più”.

Il P. Latessa rese la sua anima pura che nessun peccato veniale deliberato aveva macchiata, al dire dei suoi confessori. –«Beati mundo corde, quia ipsi Deum videbunt». Mt. 5-8.
P. BERTHE. Vita di S. Alfonso. I, p. 513.

Altro profilo.

 

Il P. Angelo Latessa di Bisaccia (AV) entrò in Congregazione in età avanzata, ma in tempo per lasciare un buon profumo di santità.