8. LA MORTE E’ CERTA
Questa vita un giorno finirà. Sarà emessa la sentenza: è ora di morire. La morte è certa, ma non si sa quando verrà. Che ci vuole a morire? Un’embolia, un infarto, un’emorragia, il morso o la puntura di animaletto velenoso, una febbre, una piaga, una inondazione, un terremoto, un fulmine, bastano a toglierti la vita.
La morte verrà a colpirti quando meno ci pensi. Quanti la sera si sono messi a dormire, e la mattina sono stati trovati morti! Ciò non potrebbe succedere anche a te? Tanti che sono morti all’improvviso, non pensavano di morire in questo modo. Tuttavia sono morti così e, se si trovavano in peccato, ora dove stanno? Dove staranno per tutta l’eternità?
Comunque sia, è certo che deve venire un tempo, nel quale per te si farà notte e non giorno, o si farà giorno e non vedrai la notte. “Verrò come un ladro, all’improvviso e di nascosto”, dice Gesù. Il buon Signore ti avvisa per tempo, perché ama la tua salvezza. Corrispondi a Dio, approfitta del suo avviso, preparati a morire bene, prima che venga la morte. State pronti: quando viene la morte, bisogna trovarsi preparati, non prepararsi allora. E’ certo che hai da morire. Ha da finire per te la scena di questo mondo e non sai quando. Chi sa se fra un anno, fra un mese, se domani sarai ancora vivo?
Gesù mio, dammi luce e perdonami. Per i meriti della tua morte spero di vivere e di morire in grazia tua. Ti amo, bontà infinita, e spero di amarti sempre in questa vita e per tutta l’eternità (da Massime Eterne, IV, 1)