La misericordia suscita generosità in Pagani. 1749

GiubileoAlfo2

13. La misericordia suscita generosità. Pagani 1749.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

13. La misericordia suscita generosità. Pagani 1749.

Se Alfonso si consolava, in veder ricca la Congregazione di tanti virtuosi giovanetti, si affliggeva non poco, e restringeva anche il cuore degli altri la miseria in cui si stava. Iddio però, che non mancava di consolarlo, concorse a tempo con un tratto di Provvidenza, né previsto, né sperato.
Mesi prima, si erano portati in gita i nostri chierici nella Casa de’ Pagani. Avendoli veduti, e trattati quei Signori Gentiluomini, maggiormente si consolarono dei vantaggi dell’Istituto. Volendo dare ad Alfonso un segno non equivoco di loro cordialità, standosi in Capitolo, fecero istanza di voler situato lo studio in quella Casa, e persuasi, che non si aveva modo per poterli alimentare, si obbligarono a voler mantenere i giovani a proprie spese.
Ognuno tassò se stesso, chi in ducati quindici, e chi in venti. Si segnalarono specialmente con una abbondante limosina D. Tommaso Tortora, Abate di Angri, e D. Domenico Di Majo Rettore della Parrocchiale de’ Pagani; ma tra tutti vi concorse Mons. Volpe, che tanto viveva interessato per la Congregazione, e per l’educazione dei nostri Giovani.
Quest’annuale contribuzione, così graziosamente esibita, rincuorò Alfonso, e tutti. In risposta si mandò il P. Fiocchi per ringraziare quei Signori.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Secondo, Cap. XXXII). 

– Leggi tutto.

Alfonso si consolava, in veder ricca la Congregazione di tanti virtuosi giovanetti, ma si affliggeva non poco, e restringeva anche il cuore degli altri la miseria in cui si stava. Iddio però, che non mancava di consolarlo, concorse a tempo con un tratto di Provvidenza, né previsto, né sperato.