15. La misericordia di Dio sulle Missioni al popolo. 1752.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
15. La misericordia di Dio sulle Missioni al popolo. 1752.
♦ Se in ogni tempo Alfonso duellò a petto scoperto con l’Inferno, di presente, volendo attirare con sovrabbondanza sulla Congregazione le divine misericordie, sacrificava vita e sangue per ogni Anima in peccato.
♦ L’ultima Missione, dopo Pasqua del 1752 fu in Gragnano, chiamato da Monsig. Giannini, Vescovo di Lettere. Vi fu con ventidue Soggetti; ma non posso omettere i prodigi, che la grazia vi operò.
♥ Furono tali e tante le conversioni, massime di uomini sciagurati, che si vedevano posti a piedi di Maria Santissima mucchi di pistole, stili, ed altre arme proibite. Vi sortì tra gli altri il ravvedimento di Clemente Servillo, uomo evitando, e famoso omicidiario.
Dovendosi alzare il Calvario, Alfonso impose a Clemente, che anch’esso si caricasse della sua Croce. Pianse il Popolo a tale spettacolo; ma Clemente, piangendo anch’esso disse: “Voi piangete, lasciate piangere a me, che porto tutto Monte Calvario sulle mie spalle”, intendendo il grave fardello dei tanti suoi peccati…
♥ In Gragnano, mi attesta il sacerdote Di Giovanni, non vi era idea di visitarsi il Santissimo Sacramento; ma, partito Alfonso, si videro le Parrocchie ripiene, specialmente verso sera, di uomini, e donne all’adorazione di Gesù Sacramentato.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Secondo, Cap. XXXVII).
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