17ª Settimana Alfonsiana
“I suoi uscirono per prenderlo.
Dicevano infatti: è fuori di sé”.
Palermo, 24 settembre /2 ottobre 2011
Imminente a Palermo l’apertura della 17ª Settimana Alfonsiana che avrà come tema la “follia” di Gesù: un tema sul quale ci sarà un interessante confronto.
Come sempre, anima della manifestazione sarà il redentorista P. Nino Fasullo, sostenuto dagli amici di cultura, che ormai sono diventati anche amici di S. Alfonso.
Gesù, un pazzo
Il tema della 17A Settimana Alfonsiana è la follia di Gesù. Ne scrivono i Vangeli e in particolare Marco 3,21: “I suoi uscirono per prenderlo; dicevano infatti: È fuori di sé”.
Sacerdoti, scribi e farisei, nonché i parenti e appartenenti al suo clan, lo giudicavano un pazzo: un esaltato, un radicale estremista, un dissacratore di tradizioni religiose e etiche, un perturbatore della vita buona nei villaggi della Galilea. Non tutti, in verità, vedevano in Gesù un folle. Per coloro che lo seguivano, almeno per loro, Gesù era un incantevole sognatore, un seducente affabulatore di un mondo e di un’umanità straordinari cui solo lui sapeva dare corpo e figura credibili. Invece sacerdoti e farisei non impiegarono molto a convincersi che di Gesù bisognava disfarsi al più presto e con ogni mezzo, perché pericoloso per il tempio e la nazione.
Perché Gesù era ritenuto un pazzo? Che genere di follia era la sua? Per comprenderlo basta aprire i Vangeli in cui egli proclama senza ambiguità: Beati i poveri, guai ai ricchi; amate i vostri nemici, pregate per coloro che vi perseguitano; a chi ti schiaffeggia sulla guancia destra porgi anche la sinistra; a chi ti chiede la tunica lasciagli pure il mantello; maledice il fico perché, fuori stagione, non produce frutti; soprattutto scaccia dal tempio i mercanti che l’hanno ridotto a una spelonca di ladri e, senza paura, grida in faccia ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: “i gabellieri e le prostitute vi precederanno nel regno di Dio”.
In realtà, all’inizio della follia di Gesù c’è il suo annuncio che il regno di Dio è venuto, è presente tra gli uomini nelle città. Il regno di Dio, infatti, è Lui stesso, Gesù, che fa udire i sordi e parlare i muti, camminare gli zoppi e risorgere i morti, che dà la vista ai ciechi e il Vangelo ai poveri. Un evento inedito e sconvolgente perché travolge il mondo esistente e l’ingiustizia su cui è costituito: mentre dà luogo a un’umanità nuova che la sua parola e i suoi gesti lasciano intravedere.
Infine, dire che Gesù è fuori di senno significa svuotarlo di ogni credibilità. E ridurlo a un pupo di cui ci si può prendere gioco. Come avvenne nel pretorio di Pilato quando lo spogliarono e gli misero sulle spalle una clamide, sul capo una corona di acanto e nelle mani per scettro una canna e gli si prostravano. Per burla, per spasso. Non c’è dubbio: Gesù è folle. Come lo sono anche coloro che gli vanno dietro: da Francesco d’Assisi a Alfonso de Liguori a Giuseppe Puglisi.
Nino Fasullo
- Gesù entrò di sabato nella sinagoga di Nazaret. si alzò a leggere il passo del profeta isaia in cui è scritto: lo Spirito del Signore è su di me perché mi consacrato. A evangelizzare i poveri mi ha inviato, ad annunciare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista e a rimettere in libertà gli oppressi… Riavvolto il libro, lo restituì all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti erano fissi sopra di lui. egli cominciò a dire: “oggi si è compiuta questa scrittura che avete udito con le vostre orecchie”. Tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano per le parole di grazia che uscivano dalla sua bocca. E dicevano: costui non è il figlio di Giuseppe? (Vangelo di Luca 4,16ss).
- Sono venuto a gettare un fuoco sulla terra, e quanto vorrei che sia già acceso! ho da essere battezzato con un battesimo e come sono in angoscia finché non sia compiuto! (Vangelo di Luca 12,49-50).
- Quando abbandonò la famiglia, Gesù ne mise in pericolo l’onore. la sua vita di vagabondo, lontano dal focolare, senza un lavoro fisso, compiendo esorcismi e strane guarigioni, e annunciando senza alcuna autorizzazione un messaggio sconcertante, era una vergogna per tutta la famiglia […] La maggioranza degli esegeti ritiene che i parenti di Gesù abbiano realmente pensato che egli avesse perso il senno e abbiano cercato di portarselo a casa. (J. A. Pagola, Gesù. Un approccio storico).
- Molti giudei dicevano: ha un demonio e delira, perché lo ascoltate? altri dicevano: queste non sono parole di un indemoniato. può il demonio aprire gli occhi ai ciechi? (Vangelo di Giovanni 10,20-21).
- Giungono a casa del capo della sinagoga. Gesù vede lo strepito, e chi piange e chi si lamenta. e, entrato, dice loro: “Perché fate strepito e piangete? La bambina non è morta ma dorme”. E ridevano di lui. Ma egli, cacciati fuori tutti, prende con sé il padre e la madre della bambina…ed entra dove stava la bambina. e, presa la mano della bambina, dice: talitha kum! ovvero: ragazza, dico a te, svegliati! e subito la ragazza si alzò e camminava… e furono subito fuori di sé per lo stupore. (Vangelo di Marco 5,38ss).
- Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare. e i soldati intrecciata una corona di acanto gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. e venivano a lui e dicevano: salve, re dei giudei! e lo schiaffeggiavano. (Vangelo di Giovanni 19,1-3).
- Chi crede non s’imbatterà mai in un miracolo. Di giorno non si vedono le stelle. (Franz Kafka, Terzo quaderno [in ottavo].
PROGRAMMA
SABATO 24 SETT. ore 21, Chiesa di San Mamiliano, via Valverde
- CORO DI VOCI BIANCHE DEL CONSERVATORIO BELLINI
- Antonino Fiorino pianoforte
- Antonio Sottile direttore
- B. MARCELLO I cieli immensi narrano
- G. FAURÉ Cantique de Racine
- C.W. GLUCK Pater noster
- A. SOTTILE O quam tristis
- A. DE LIGUORI Tu scendi dalle stelle
- Fermarono i cieli
- W. A. MOZART Lacrymosa (dal Requiem)
- P. MASCAGNI Ave Maria
- T. ALBINONI Christe adoramus te
DOMENICA 25 SETT. ore 21 – Oratorio di Santa Cita, via Valverde
- QUARTETTO DELLA SETTIMANA
- Fabio Ferrara violino
- Daniele Malinverno violino
- Rosario D’Amato viola
- Paolo Pellegrino violoncello
- F. J. HAYDN Quartetto in Fa maggiore “Serenata”
- Presto
- Andante cantabile
- Minuetto
- Scherzando
- W. A. MOZART Quartetto in Re minore KV 421
- Allegro – Andante
- Minuetto & trio – allegro ma non troppo
LUNEDI 26 SETT. ore 17, Padri Redentoristi, via Badia 52
- Maurizio Ciampa Scrittore e Giornalista
- Nino Fasullo Direttore di Segno
- Roberto Lagalla Rettore dell’Università di Palermo
- Davide Perdonò Superiore Provinciale dei Redentoristi
- Luca Rastello Scrittore e Giornalista
MARTEDI 27 SETT. ore 17, Padri Redentoristi, via Badia 52
- Ruggero Cappuccio Scrittore e Regista
- Nino Fasullo Direttore di Segno
- Vito Mancuso Università S. Raffaele Milano
MERCOLEDI 28 SETT. ore 17, Padri Redentoristi, via Badia 52
- Raffaele Cantone Magistrato di Cassazione
- Michele Cometa Università di Palermo
- Giancarlo Gaeta Università di Firenze
- Paolo Ricca Facoltà Teologica Valdese Roma
GIOVEDI 29 SETT. ore 17, Padri Redentoristi, via Badia 52
- Remo Bodei Università di Los Angeles
- Gioacchino Lanza Tomasi Università di Palermo
- Mauro Pesce Università di Bologna
VENERDI 30 SETT. ore 17, Padri Redentoristi, via Badia 52
- Massimo Cacciari Università S. Raffaele Milano
- Salvatore Ferlita Università Kore di Enna
- Caterina Resta Università di Messina
SABATO 1 OTT. ore 21, Padri Redentoristi, via Badia 52
- DALLA SCATOLA SONO USCITE DUE BOLLE
- Liberamente tratto da Daniil Charms
- Giacco Pojero, Nino Vetri
DOMENICA 2 OTT. ore 21, Padri Redentoristi, via Badia 52
- ORCHESTRA DELIGUORIANA
- Fabio Ferrara violino solista
- Daniele Malinverno direttore
- G. F. HÄNDEL Concerto Grosso in Re min. op. VI n. 4
- Larghetto affettuoso – Allegro –
- Largo e piano – Allegro
- F. GEMINIANI Concerto Grosso n. 12 (Follia)
- dalla Sonata op. V n. 12 di A. Corelli
- E. ELGAR Serenata per archi in Mi min. op. 20
- Allegro piacevole – Larghetto – Allegretto
- B. BRITTEN Simple Symphony
- Boisterous Bourrée – Playful Pizzicato
- Sentimental Saraband – Frolicsome Finale
Ricordando una iniziativa “storica” del P. Nino Fasullo
Il 29 ottobre 1998 nell’atrio superiore del tribunale di Palermo è stato inaugurato un busto bronzeo di S. Alfonso, opera di Biagio Governali.
Magistrati di spicco si sono alternati nel presentare l’attualità della dottrina del Santo su aspetti giuridici e morali.
La ricca manifestazione è stata impreziosita dalla distribuzione di un libretto edito dalla Sellerio di Palermo, che esponeva i motivi principali del santo Dottore: Degli obblighi de’ giudici, avvocati, accusatori e rei.
Dalla nota di Francesco Viola al libretto ne viene fuori un aspetto piacevole: Il Dio di S. Alfonso è un Dio che sorride .