P. Johannes Baptista Kiermaier, C.Ss.R. 1874-1958 – Germania/Brasile.
P. Johannes Baptista Kiermaier, C.Ss.R. 1874-1958.
Il redentorista P. Johannes Baptista Kiermaier, 1874-1958, Germania, Provincia di Monaco, poi missionario in Brasile. Fu un pilastro della Provincia di San Paolo, per la quale lavorò per 60 lunghi anni; fino all’ultimo. La morte lo raggiunse a 83 anni.
Dati Ufficiali
- Cognome = Kiermaier
- Nome = Johannes Baptista (João Batista)
- Nazionalità = Germania – (Provincia di Monaco)
- Nato = 01-Dic-1874
- Morto = 13-Giu-1958
- Professione = 18-Set-1892
- Sacerdote = 20-Giu-1897
Padre Kiermaier fu uno dei pilastri della Provincia di San Paolo, per la quale lavorò per 60 lunghi anni. Nato a Reichetsheim nel 1874, ha professato nel 1892 ed è stato ordinato sacerdote nel 1897. Nel mese di agosto dello stesso anno si imbarcò per il Brasile, destinato alla Casa di Aparecida. Dopo due anni fu mandato a Campinas (GO) come missionario per sei anni.
Tornato ad Aparecida, du direttore del juniorato, formando diversi generazioni di Redentoristi con una formazione solida e rigorosa.
Fu Vice Provinciale per due trienni consecutivi, e cercò di estendere la Vice Provincia al Rio Grande do Sul, fondando la Casa di Pelotas, dipoi trasferita a Cachoeira do Sul.
Migliorò notevolmente la costruzione del “Colegio S. Alfonso” e le macchina della Tipografia. Come Superiore di Campinas – GO, fondò il “Santuário de Trindade”di cui fu direttore. Anche Aparecida e la Penha lo hanno avuto come Superiore.
Instancabile come giornalista, ha scritto per quasi cinquant’anni sul “Santuario di Aparecida”: i suoi articoli era usati da molti vicari come predicazione domenicale al popolo.
Equilibrato e prudente, ha sempre goduto di molto prestigio presso l’Arcivescovo di São Paulo che gli ha affidato più volte missioni delicate e difficili.
Accanto a queste attività, P. João Batista fu per eccellenza l’uomo del confessionale, soprattutto in Aparecida, dove ha vissuto molti anni. Era di una puntualità matematica: ogni giorno iniziava il servizio delle confessioni, e restava sempre l’ultimo a lasciare il confessionale. Nei suoi lavori era metodico fino all’estremo, dedicando il tempo a tutto. Sembrava avesse fatto voto di obbedienza all’orologio per la tempestività e l’accuratezza con la quale organizzava le sue occupazioni.
Eccelleva per il suo zelo nell’osservanza regolare, e si mostrava preoccupato se notava che un confratello era assente a qualche esercizio comune. Da religioso, geloso del suo tempo, era sempre occupato, in chiesa o in camera.
Fu una confratello molto semplice, affabile, tranquillo, sereno. Era caritatevole. e pronto a soddisfare tutti i gusti. Godeva di un ottima salute; e se mai ha fumato, mai ha rifiutato la sua birra a pranzo o a cena. Gli piaceva ricordare di non aver mai avuto alcuna malattia, neanche un mal di denti.
All’età di 84 anni, ad Aparecida, continuava a collaborare al Santuario e non mancava nai al servizio del confessionale in chiesa. Ma un giorno, salendo la scala per la meditazione mattutina, il suo cuore non ce la fece; si afferrò alla ringhiera e fu sul punto di cadere. Due fratelli lo portarono alla sala: fu il primo avviso della prossima fine.
Ma il vecchio combattente vollle continuare a lavorare e con le lacrime agli occhi poi accettò l’ordine del Provinciale che lo dispensava dagli atti comuni e gli ordinava di rimanere in camera.
Il 13 giugno 1958, festa del Sacro Cuore, celebrò ancora, pregò tutto il breviario e, alle 4 del pomeriggio, in camera, ebbe un nuovo attacco di cuore. Quasi agonizzando accettò, molto contrariato, che gli facessero una iniezione. Ma era troppo tardi. Respirando a fatica, poté ancora pregare in tedesco: Gesù mio, misericordia!
E in silenzio rimise la sua vita nelle mani del Padre.
CERESP
Redentorista Centro di Spiritualità – Aparecida-SP
Pe.Isac Barreto Lorraine C.Ss.R (In memoriam)
Pe.Vitor Hugo Lapenta CSsR
Pe.Flávio Cavalca Castro CSsR.
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