( ◊ in Saar) – Fr. Pacomio Jean Jäger (1845-1928) – ( + in Francia)
Fr. Pacomio Jean Jäger. Mulhouse 1928.
Il fratello Pacomio nacque il 21 novembre 1845 ad Ittersdorf (Saar) da genitori poveri ma buoni cristiani.
Fu ricevuto in Congregazione nel 1879 dal P. Desurmont.
Durante tutta la sua vita religiosa fu un modello di spirito di lavoro, di povertà, di carità e di pietà. I diversi lavori all’interno o di costruzioni alle quali prese parte, gli hanno permesso di dare ai suoi confratelli buoni esempi di ubbidienza, di puntualità e di compiacenza. “Lavorare e pregare” sembrava essere il suo motto.
Cinque giorni prima della sua morte, portava ancora con fatica il carbone nelle camere dei Padri e amava servire di seguito tre messe.
Prima di cominciare il suo lavoro si scopriva il capo e recitava un’Ave Maria.
La domenica non usciva, per così non dire, dalla chiesa: si era sicuri di trovarlo o nei banchi o nel coro. Là si sentiva felice in compagnia di Nostro Signore e della Santa Vergine e pregava continuamente.
Usciva a passeggio solo il due novembre, per andare a pregare sulla tomba dei confratelli; quando lo si invitava ad uscire, rispondeva: “Vado a fare la mia piccola passeggiata in chiesa”.
Aveva scritto dietro la porta della sua cella le iniziali di tre parole che significavano: evitare e soffrire; evitare il peccato, la vanità, le preferenze e soffrire per amore per Dio e delle anime beate.
– “Fortitudo simplicis, via Domini“. Prov. 10-29.
Professione: 15 agosto 1881.