9. In Gesù abbiamo ricevuto ogni dono
In lui siete stati arricchiti di tutti i doni (1 Cor 1,5)
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza. In quel giorno direte: Lodate il Signore, invocate il suo nome (Is 12,3-4).
Le piaghe di Gesù sono le beate fonti da cui possiamo ricevere tutte le grazie, se con fede lo preghiamo. Una fonte sgorgherà dalla casa del Signore e irrigherà la valle delle acacie (Gl 4,18).
Questa fonte promessa è appunto la morte di Gesù. Essa ha irrigato con acqua di grazia la nostra anima, coperta dalle spine dei peccati e, con i suoi meriti, l’ha cambiata in fiori e frutti di vita eterna. Egli, il nostro Redentore, ci dice san Paolo, si è fatto povero in questo mondo, affinché noi diventassimo ricchi per il merito della sua povertà (cf. 2Cor 8,9).
Noi, a causa del peccato, eravamo ignoranti, ingiusti, iniqui e schiavi dell’inferno; ma Gesù Cristo, dice l’Apostolo, morendo ed espiando per noi, è divenuto per noi sapienza, giustizia, santità e redenzione (1Cor 1,30). Spiega san Bernardo: “Si è fatto nostra sapienza istruendoci, nostra giustizia perdonandoci, nostra santità con il suo esempio e nostro riscatto con la sua passione”. Insomma i meriti di Gesù Cristo, dice san Paolo, ci hanno arricchito di tutti i beni, sicché non ci manca più niente per poter ricevere tutte le grazie: In lui siete stati arricchiti di tutti i doni… cosicché nessun dono di grazia più vi manca (1Cor 1,5.7).
Gesù mio, quanta speranza mi dà la tua passione! Amato mio Signore, quanto ti devo! Vorrei non averti mai offeso. Perdona tutti i miei peccati. Infiammami del tuo amore e salvami in eterno.
Come posso temere di non ricevere il perdono, la salvezza e tutte le grazie da un Dio onnipotente, che mi ha dato il suo sangue? Gesù mio, speranza mia, tu hai perso la vita per non perdere me; io non voglio perdere te, bene infinito.
(da L’Amore delle Anime, XIV,8)