IL SUO AMORE SOFFRENDO PER NOI

22. GESÙ CI HA MOSTRATO IL SUO AMORE SOFFRENDO PER NOI

I. Due cose, scrive Cicerone, mostrano l’amore di una persona: fare del bene all’amato e soffrire per lui; e questa seconda è il segno più grande di un vero amore.
Dio aveva mostrato il suo amore per l’uomo con innumerevoli benefici; ma il beneficarlo solamente, dice san Pietro Crisologo, gli sembrò esser troppo poco per il suo amore, se non avesse trovato il modo di dimostrargli quanto l’amava anche con il patire e morire per lui, come fece prendendo carne umana. Qual modo più idoneo poteva trovare Dio per mostrarci l’amore immenso che ha per noi che col farsi uomo e patire per noi? “Dio non poteva dichiarare altrimenti il suo amore per noi”, scrive a tal proposito san Gregorio Nazianzeno. […]
Mostrandosi a noi coperto di piaghe, crocifisso e moribondo, Dio ci diede il segno più grande dell’amore che ci porta: “Dio sulla croce mostra il suo immenso amore”, dice Cornelio a Lapide. E prima di lui, san Bernardo disse che Gesù nella sua passione ci fece conoscere il suo affetto per noi, che non avrebbe potuto essere più grande: “Nella vergogna della Passione appare il più grande e incomparabile amore”. L’Apostolo scrive che nella morte di Gesù per la nostra salvezza apparve fino a che punto giungeva l’amore di Dio per noi, misere creature: Si sono manifestati la bontà di Dio, Salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini (Tt 3,4).

Mio innamorato Signore, tutte le tue piaghe mi parlano dell’amore che hai per me! Chi mai, di fronte a tali segni del-la tua carità, potrà resistere a non amarti? Giustamente diceva santa Teresa: “Chi non ti ama mostra di non conoscerti”.

II. Gesù Cristo avrebbe potuto salvarci anche senza soffrire, vivendo una vita serena e beata. Egli, invece, in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce (Eb 12,2). Egli rinunziò alle ricchezze, alle gioie, agli onori terreni e scelse una vita povera e una morte piena di dolori e di obbrobri. Come mai? La supplica di perdonare l’uomo ri-volta da Gesù al Padre, avendo un valore infinito, non era forse sufficiente a salvare il mondo e infiniti mondi? […] Risponde san Giovanni Crisostomo: Una sola preghiera di Gesù bastava per redimerci, ma non bastava per dimostrarci l’amore che Dio ci porta: “Ciò che bastava per la redenzione, non bastava per l’amore”.
A conferma di ciò san Tommaso scrive: “Cristo, patendo per amore, offrì a Dio più di quanto esigesse la riparazione dell’offesa fatta dal genere umano”. Gesù ci amava tanto e voleva da noi altrettanto amore. Egli soffrì e fece di tutto per guadagnarsi il nostro amore. Dice san Bernardo: “Egli volle soffrire molto per obbligare l’uomo ad amare molto”.
Il nostro Salvatore disse che la prova più grande per di-mostrare il proprio amore per la persona amata è dare la vita per essa: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici (Gv 15,13). Ma Gesù, osserva san Bernardo, ha fatto ancora di più, perché ha dato la vita per noi che eravamo non suoi amici, ma nemici e ribelli: “Tu, Signore, hai avuto un amore più grande, donando la vita per dei nemici”. E’ ciò che aveva detto l’Apostolo: Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Rm 5,8).

Gesù mio, tu hai voluto morire per me tuo nemico, e io resisterò ancora a tanto amore? No. Con tanta premura tu de-sideri che io ti ami: eccomi, ti amo sopra ogni cosa, allontano da me ogni altro amore e voglio amare soltanto te. (Amore delle Anime II,1-4)