Fratello Georg Emerano Hopf, C.Ss.R. 1865-1938 – Baviera/Brasile.
Fratello Georg Emerano Hopf, C.Ss.R. 1865-1938 .
Il redentorista Fratello Georg Emerano Hopf, 1865-1938, Baviera, Provincia di Monaco, poi Brasile, a Goias, dove finì i suoi giorni a 73 anni. Di una affascinante semplicità, Fratello Emerano era la gioia di tutti, con la sua carità sempre attenta ai fratelli, con il suo profondo spirito di preghiera e con una umiltà sorprendente. Sempre raccolto, passava la giornata a lavorare in giardino o nell’orto.
Dati Ufficiali
- Cognome = Hopf
- Nome = Georg (Emerano)
- Nazionalità = Baviera – (Provincia di Monaco, poi Brasile)
- Nato = 22-Apr-1865
- Morto = 24-Giu-1938
- Professione = 08-Set-1902
Nacque ad Aschen (Germania) e da lì arrivò in Brasile per lavorare in Goias, dove finì i suoi giorni a 73 anni.
Di famiglia povera, ha dovuto essere lavorare per aiutare i genitori. Era molto devoto e non perdeva la sua Messa domenicale; e da vecchio ripeteva frasi e brani tratti da sermoni sentiti nei suoi giorni di infanzia.
Da buon bavarese, il pomeriggio della domenica partecipava alla preghiera e poi andava a bere una birra con gli amici. Ma all’ora di tornare a casa, nessuno era capace di trattenerlo. Era serio e preciso nei suoi doveri.
Aveva trent’anni quando poté far parte della Congregazione. Poiché non conosceva alcun ufficio, si contentava di aiutare i suoi confratelli di noviziato in tutto quello che poteva.
Professò nel 1902, offrendosi di partire per il Brasile dove, con molta paura dei giaguari, serpenti e di indios arrivò nel mese di agosto 1909. Rimase subito incantato, vedendo che il Brasile non era come lo si descriveva in Europa.
Dopo alcuni mesi in Aparecida, andò a Goiás dove è rimasto sempre. Dopo quindici anni di Brasile, ebbe la possibilità di viaggiare in Europa per visitare i suoi, ma ha rinunziato a questo dono, chiedendo solo di visitare le case dello Stato di San Paolo.
È stata l’unica volta che lasciato Goiás, rivedendo i suoi confratelli (tedeschi) a Araraquara, Penha e Aparecida. Ritornato a Goias, ha continuato a vivere come sempre, lavoro e preghiera. Di una affascinante semplicità, Fratello Emerano era la gioia di tutti, con la sua carità sempre attenta ai fratelli, con il suo profondo spirito di preghiera e con una umiltà sorprendente. Sempre raccolto, passava la giornata a lavorare in giardino o nell’orto.
Di domenica non perdeva nessuna delle messe, e così trascorreva ore in cappella, a pregare sempre le sue devozioni. Per questo si è guadagnato il soprannome di “Fratello con libri di preghiere”.
Come sagrestano, era tutto preso a mantenere la cappella sempre in ordine e ben ornata. Ne risentì molto quando, alla fine della vita, ha dovuto lasciare questo ufficio ad un altro.
Anziano, con il fegato e i reni ammalati, Fratello Emerano cominciò a consumarsi lentamente. Sperimentò qualche miglioramento dopo aver ricevuto l’unzione degli infermi, riuscendo a visitare, a volte, il suo giardino che tanto amava.
Costretto a letto e senza forze, vide arrivare la sua ora con la più grande tranquillità. Morì il 24 giugno 1938. Profondamente grato ai Superiori per tutto ciò che aveva ricevuto in Congregazione, durante l’unzione sul letto di morte, dopo ogni unzione ancora ringraziava, dicendo con umiltà al sacerdote: Dio vi benedica!
CERESP
Redentorista Centro di Spiritualità – Aparecida-SP
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