(◊ in Francia) P. Eugène Hervouet (1867-1918) (Ω in Francia)
P. Eugène Hervouet. Rennes, 1918.
Il P. Hervouet, uno tra i nostri valorosi missionari, moriva a Rennes nel pieno vigore dell’età e dopo una malattia di alcuni giorni verso la fine della guerra del 1914.
Nacque a Renouillé, diocesi di Nantes, il 24 dicembre 1867. Quando fu in grado di articolare qualche parola, esclamò: «Voglio essere sacerdote».
Verso la fine degli studi, si risvegliarono in lui aspirazioni per una vita più perfetta. Il desiderio fluttuava tra l’austerità della Trappa e la vita del missionario all’estero.
Quando, un giorno, il direttore del seminario maggiore gli rimise un opuscolo della Madonna del Perpetuo Soccorso, iniziò a fare una novena in onore della Madonna di cui i Redentoristi diffondevano così efficacemente il culto: il risultato non si fece attendere.
Alla fine del secondo anno di filosofia, il reverendo Hervouet entrava nel noviziato. Ordinato sacerdote, era pronto per le missioni. Ma la divina Provvidenza lo chiamò come professore del quinto anno al Postulantato di Uvrier, e soltanto dopo quattro anni poté dedicarsi alle missioni.
Il P. Hervouet predicò successivamente nel Nord, Pas-de-Calais e nella Bretagne. Dovunque lasciava grande impressione.
Anche nelle parrocchie importanti dove i fedeli sentivano spesso predicatori forestieri, si dichiarò non avere sentito a memoria di uomo predicazioni tanto eloquenti.
Nel P. Eugène tutto parlava: il gesto, il volto, lo sguardo, l’azione. Aveva una voce forte, agile, armoniosa, piacevole, un tono molto comunicativo, un comunicare naturale e vario, con un accento di convinzione e di fede viva.
Il P. Hervouet fu anche apostolo convinto della Madonna e dell’Eucarestia. Per rendere duraturi i frutti delle missioni, aveva fortemente a cuore la creazione di opere. Come missionario di città e di campagna, il P. Hervouet era eminente e fece grande onore alla Congregazione.
Un’influenza infettiva lo colse una domenica, prima di una missione di inverno; il medico constatò una polmonite inquietante, ed il male progrediva rapidamente. «So e sento che sto per morire – disse al Padre Saget, suo Rettore, – ma sono pronto, porto lo scapolare e muoio nella Congregazione»; e fece il sacrificio della vita con le intenzioni più sante.
La Vergine Maria che nella sua vita era stata la confidente dei suoi timori, desideri e propositi, allora fu la sua consolatrice. L’indomani dichiarò: «Quest’oggi è un grande giorno!». La sera, difatti, pacificamente e conservando la conoscenza, il Padre Hervouet andava a ricevere in cielo la ricompensa promessa ad ogni Redentorista rimasto fedele alla vocazione. – «Et nos debemus pro fratribus animam ponere». 1 Gv 3, 1.
Professione: 9 novembre 1891.
Ordinazione sacerdotale: 29 settembre 1894.