Mons. Maxim Hermaniuk, C.Ss.R. 1911-1996 Polonia /Canada.
Mons. Maxim Hermaniuk, C.Ss.R. 1911-1996.
Dati ufficiali
- Cognome = Hermaniuk
- Nome = Maximus (Maxim)
- Nazionalità = Ucraina – ViceProvincia Ruteniese in Canada
- Nato = 30-Ott-1911
- Morto = 03-Mag-1996
- Professione = 29-Set-1933
- Sacerdote = 04-Set-1938
- Vescovo = 29-Giu-1951
Il redentorista Mons. Maxim Hermaniuk, C.Ss.R. 1911-1996 Polonia /Canada, Vice-Provincia Ruteniense in Canada. Fu arcivescovo metropolita di Winnipeg (Canada).
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Dall’intervista 1974 del p. Vittore Simard a Mons. Massimo Hermaniuk
pubblicata nella rivista s S. Anna di Beaupré» vol. 103, pan. 58-591
La vita
Mons. Massimo Hermaniuk è nato a Noew Selo, diocesi di Peremsyl, il 30 ottobre 1911. Professò tra i Redentoristi il 29 settembre 1933. Fu ordinato sacerdote il 4 settembre 1938. Licenziato in Filologia e Storia Orientale e Dottore in Teologia, ha insegnato per due anni a Lovanio. Fu inviato come Provinciale dei Redentoristi Ucraini nel Canada e negli Stati Uniti nel 1948. Nel 1951 fu nominato Vescovo Ausiliare e Coadiutore di Mons. Basilio Ladyka, Eparca (Vescovo) di tutti gli Ucraini. Quando la S. Sede smembrò la diocesi in 4 diocesi distinte (Edmonton, Seskatoon, Toronto e Winnipeg) fu promosso Arcivescovo di Winnipeg. E’ membro per ufficio della Conferenza Episcopale Canadese (CEC) e come tale partecipò al Sinodo dei Vescovi celebrato a Roma nell’ottobre scorso.
Gli Ucraini
Gli Ucraini sono arrivati in Canada e negli Stati Uniti in tre diverse ondate: la prima , di povera gente, fin dal 1891; una seconda, dopo la prima guerra Mondiale 1914-1918; l’ultimo contingente vi arrivò dopo la Guerra Mondiale del 1939-45. Questi ultimi professionisti e rifugiati politici. Giungevano per motivi politici e religiosi.
Attualmente sono circa 185.000 divisi in 396 parrocchie e assistiti da circa 188 sacerdoti orientali: diocesani, basiliani, redentoristi.
I problemi maggiori sono la dispersione e l’insufficienza dei sacerdoti e le grandi distanze, che rendono difficile sia la pastorale vocazionale per i futuri sacerdoti, sia la cura dei fedeli data la scarsezza del clero.
«Ci resta ancora molto cammino da fare perché il nostro clero attenda come si conviene alle parrocchie. Per questo chiedo ai suoi lettori che pensino a queste anime abbandonate».
Toronto, autunno 1974
Il profilo è tratto da Orbis, n.33 (1975, aprile) p. 29.
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