(◊ in Germania) P. Félix Grisar (1831-1895) (Ω in Portorico)
P. Félix Grisar. Portorico (Antille), 1895.
Il P. Grisar nacque il 23 febbraio 1831 ad Ehrenbreitstein, vicino Coblenza (Germania), da una famiglia originaria del Belgio.
Orfano di padre e madre fin dall’età di dieci anni, fu adottato da uno degli zii. Completato gli studi umanistici entrò nella Congregazione, fece gli studi teologici a Wittem e fu ordinato sacerdote.
Da alcuni anni, lo affascinavano le missioni nei paesi lontani, principalmente la Cina e Giappone. Apprendendo delle fondazioni della Spagna, chiese di esservi mandato. I superiori lo mandarono a Cuenca, in America, di recente fondazione.
Riobamba, Lima, Aréquipa, Buenos-Ayres e infine Lima lo ebbero una dopo l’altra come superiore. La casa di Lima abitata dai nostri Padri è opera, oltre che di Dio, dell’abnegazione, della costanza, degli sforzi incessanti del buono e venerato P. Grisar, uomo di grande fede e di fiducia incrollabile.
Colpito da polmonite e affetto da malattia cronica al cuore, fu sull’orlo della morte. Gli associati della Novena Perpetua alla Madonna del Perpetuo Soccorso ne ottennero la guarigione. I superiori lo mandarono quindi a Portorico. In questa fondazione, volle dare ancora prova di grande dedizione, ma lo colpì una febbre maligna.
Il P. Grisar si fece notare sempre per la fede profonda, la grande bontà di cuore, tanto verso i confratelli che verso gli estranei. Perciò fu per tutta la vita e fino alla morte il santo religioso, l’uomo di preghiera, di orazione, e l’uomo delle fondazioni difficili.
Il P. Desurmont disse di lui: «Il P. Grisar è stato un modello di Redentorista che si è dedicato alle missioni estere»; ciò presupponeva in lui due qualità essenziali: un’inviolabile attaccamento alla vita religiosa e un totale zelo apostolico, cioè intrepido, infaticabile, fiducioso nella Provvidenza, sempre pronto a tutto, disposto a percorrere il mondo intero.
Il P. Grisar ha posseduto queste due qualità in sommo grado. È stato sempre un Redentorista fedele ai suoi doveri, come Stanislao Kostka al noviziato, e ardente apostolo come san Francesco Saverio.
La Rivista “La Santa Famiglia” beneficiò per molto tempo delle sue interessanti ed istruttive relazioni sulle missioni in Ecuador. —«Dilectus Deo et hominibus, cujus memoria in benedictione est». Eccli. 45-1.
Professione: 28 aprile 1850.
Ordinazione: 16 agosto 1856.