( ◊ in Francia) – P. Jules Gossart (1865-1927) – (+ in Francia)
P. Jules Gossart. Mouscron 1927.
Il Padre Jules Gossart nacque a Templeuve, nel dipartimento del Nord, il 29 agosto 1865.
La sua famiglia molto cristiana diede tre soggetti alla Congregazione: il P. Raymond Gossart, ed i Padri Alfred e Jules.
Una visita del P. Motte alla famiglia indusse il Padre Jules ad entrare nell’educandato di Dunkerque.
Dopo la sua ordinazione sacerdotale, si dedicò al ministero delle Missioni. Il Nord, l’est ed il Centro della Francia furono i principali campi del suo zelo.
Come missionario godeva di preziose qualità. La sua parola chiara, la sua dizione impeccabile, le sue espressioni, spesso dette sul momento, captavano l’attenzione ed suscitavano interesse. Il suo stile piaceva agli uomini ed i suoi lavori terminavano spesso con belle uscite. La sua eloquenza era apprezzata anche dal pubblico istruito e gli otteneva bei successi apostolici.
Attingeva il suo ardore nel grande amore verso Gesù Cristo e la Madonna.
Diceva: “I miei rapporti col buon Salvatore devono rivelare un contenuto di intimità e di delicatezza che si possono incontrare solo in un cuore amico”. Verso la Madonna aveva sentimenti di figlio profondamente affettuoso e devoto.
Il Padre Jules soffrì molto per il diabete; sopraggiunse un attacco di paralisi che lo rese poco a poco incapace a soddisfare il suo zelo verso le anime. La sua ultima missione fu nella parrocchia di Rivière, nel Pas-de-Calais: “Poiché è il buono Dio a mandarmi lì – diceva – mi rimetto nelle sue mani, egli provvederà a tutto”. La missione riuscì, ma il missionario ne ritornò esausto. I suoi superiori lo mandarono a Mouscron per riposare.
Lo sosteneva una grazia visibile, della cui tutti i suoi confratelli furono testimoni. Al momento della morte ricevette dalla Madonna un soccorso tutto particolare e non sapeva come esprimerle la sua riconoscenza per la grazia della perseveranza nella sua vocazione.
Il Padre Jules Gossart lascia un prezioso esempio di ciò che può operare il beneficio della vocazione su un cuore fedele; e la sua morte venne a confermare una volta in più la parola di S. Alfonso: “Tenete per certo che morire nella Congregazione significa salvarsi e salvarsi da santi, con la certezza di ottenere un posto distinto nel cielo”.
Professione: 24 settembre 1885.
Ordinazione sacerdotale: 5 ottobre 1890.