(◊ in Ecuador) Fratello Grégoire Jean Gomez Lopez (1856 – 1922) (Ω in Ecuador)
Fratello Grégoire Jean Gomez Lopez. Riobamba, 1922.
La morte è generalmente fedele eco della vita. Quella del Fratello Grégoire ne è una nuova prova. Jean Gomez Lopez nacque a Guachapala, diocesi di Cuenca, il 12 marzo 1856. I suoi genitori, di posizione onorabile, gli diedero un’educazione fondamentalmente cristiana.
A vent’ anni, fu ricevuto come postulante dal il P Félix Grisar, Rettore di Cuenca. Poco dopo fu mandato a Riobamba. Nelle differenti case dove Fratello Gregoire fu assegnato dopo la sua professione religiosa, esercitò numerosi incarichi facendo fronte a tutto con la sua buona volontà ed il suo abituale buon umore.
Negli ultimi ventidue anni della sua vita che passò a Riobamba, esercitò quasi sempre l’incarico di portinaio. Nei momenti di espansione, egli non cacciava le occasioni un po’ pericolose di questo incarico, soprattutto in America: ma seppe restare sempre all’altezza del suo dovere.
Il buon Fratello soffriva di varici e tuttavia chi potrà dire quante volte al giorno saliva e scendeva le scale senza lamentarsi mai? Col suo esempio e le sue buone parole, contribuì non poco a conservare lo spirito religioso tra i suoi confratelli più giovani.
Malgrado le malattie che lo fecero molto soffrire, si dimostrò sempre attaccato ai suoi esercizi di pietà. Si cercava di persuaderlo a riguardarsi ed egli diceva: “Non bisogna fare caso al proprio corpo, bisogna camminare avanti e sparare fino all’ultima cartuccia.”
Malgrado i favori positivi che faceva in Congregazione, aveva di sé un’idea molto umile; lo rendeva triste e pensoso solo il pensiero che la malattia o la vecchiaia potevano impedirgli di servire la Congregazione. Aveva infine un alto spirito di famiglia. Simile a Fratello Adolphe, morto in Francia poco tempo prima di lui, amava portare il suo piccolo contributo alle feste dei superiori, leggendo con felicità alcuni versi di sua composizione, che aggiornava secondo le circostanze.
Colpito dall’influenza che fece un buon numero di vittime a Riobamba, Fratello Grégoire dovette mettersi a letto, senza più rialzarsi. Gli chiedeva il P. Rettore: “Fratello Grégoire, siete felice di morire in Congregazione?”. Egli rispose con un sorriso che era l’espressione della sua certezza del cielo. La Congregazione! l’aveva amato tanto e l’aveva servito così bene!
Fu uno dei primi Fratelli Redentoristi della Vice-provincia dell’Ecuador. – ”Quam bonus Israël Deus, his qui recto sunt corde. “. Ps 72.
Professione 15 ottobre 1893.