6 giugno
Giova molto anche, nelle tentazioni impure, il segnarsi col segno della Croce sul petto, giova ricorrere all’Angelo Custode e al Santo Avvocato. Ma soprattutto giova ricorrere a Gesù Cristo e alla divina Madre, invocando subito allora, epiù volte i loro santissimi Nomi, finché non si sente abbattuta la tentazione. Oh! che forza hanno i nomi di Gesù e di Maria contro gli insulti disonesti. (S. Alfonso in Grandezza e doveri del Sacerdote, dalla “Selva ” p. II Istruzione III, 19, ed. Marietti 1890).
- Un giorno in cui S. Alfonso era violentemente tentato contro la purezza il demonio si presentò nella camera sotto forma di uno dei suoi religiosi nel quale aveva piena confidenza e subito Alfonso gli confidò umilmente la lotta che egli doveva sostenere contro quella ribellione dei sensi. «Ma perché», gli rispose lo spirito impuro, «vi ribellate con tanto accanimento contro istinti così naturali e che non siete affatto tenuto a reprimere? Anch’io vado soggetto a queste passioni e le appago senza scrupolo». Colpito da orrore Alfonso esclamò: «Gesù, Maria aiutatemi!» E nello stesso tempo si agitò con tanto impeto che poco mancò che non cadesse a terra e il tentatore fuggì.
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
Dal Calendario storico C.Ss.R.
- 6 giugno 1777 = Viene fondata a Benevento, negli Stati Pontifici, la quarta casa. Sant’Alfonso accettò eccezionalmente, questa vecchia chiesa dei Gesuiti, situata nel centro della città. L’unica ragione è stata quella di poter sostenere economicamente le altre case e avere un rifugio nel caso nascessero problemi nel Regno di Napoli.
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