(◊ in Francia) P. Louis-Marie Genvresse (1853 – 1923) (Ω in Belgio)
P. Louis-Marie Genvresse. Mouscron, 1923.
Il P. Genvresse ha lasciato la memoria di un religioso votato in modo straordinario all’apostolato.
Nacque a Mesnil-Drey (Manica), il 22 maggio 1853, da genitori cristiani devotissimi ed il loro carattere energico fu per lui nella infanzia una salvaguardia.
Fino all’età di quindici anni, si manifestò come ragazzo discolo; malgrado la sua sbadataggine non smise di ascoltare la voce di Dio che lo chiamava al sacerdozio. Ordinato sacerdote, fu nominato vicario di due diverse località. Dieci anni dopo entrava nel noviziato di Stratum.
Diventato missionario, il P. Genvresse fu l’apostolo di un’altra epoca. Si sentiva tagliato ed armato per la battaglia del Signore come i vecchi cavalieri, per agire di punta e di taglio, senza preoccuparsi degli avversari che avesse davanti, se non per convertirli e sconfiggerli.
Con le persone consacrate a Dio, ed in generale con le anime di buona volontà, l’uomo austero e terribile contro il peccato teneva di riserva tesori di bontà e indulgenza che, senza nuocere alla forte azione del ministero, lo facevano apprezzare altamente.
Sebbene di ordinaria intelligenza, era riuscito, a forza di lavoro, a comporre ottime prediche. Le porgeva con vigore e qualità oratoria che spesso si avvicinava all’arte dell’eloquenza. Questo nuovo Bridaine non attirava la moltitudine di anime del nostro tempo al suo confessionale. Ma si consolava vedendo in ogni caso il bene che si faceva: «Abbatto le noci – diceva – e gli altri le raccolgono».
Questa nota si applicherebbe bene anche alla lotta interiore che affrontò contro se stesso per diventare e restare santo religioso.
Il P. Genvresse fu modello di dignità sacerdotale e di osservanza regolare. L’attenzione, il rispetto al santo altare era pregevole quanto la scrupolosa fedeltà a tutti gli esercizi religiosi.
La sua immaginazione sempre viva e di più portata al pessimismo, le persone e cose che lo circondavano lo fecero – si dice – soffrire più di una volta. Ma soffriva in silenzio, al prezzo di quale violenza interiore, Dio lo sa.
Nell’ultima periodo della vita, il Padre, colpito nella salute, viveva ritirato a Mouscron, dove era venuto per prepararsi alla morte. Ricevé i sacramenti in piena conoscenza. La mattina del 20 luglio, al risveglio della comunità, lo si trovò morto nel letto.
—«Nos autem praedicamus Christum crucifixum». 1 Cor. 1,23.
Professione: 24 settembre 1888.
Ordinazione sacerdotale: 29 giugno 1877.