12 gennaio
L’uomo che ha la fede possiede gli stessi beni degli eletti del cielo: questi beni egli non li vede ma glieli dà la certezza della fede. Possiede il buon Dio, perché è penetrato della sua presenza attorno a lui ed in lui: gli parla, lo ascolta, lo loda, lo adora. Possiede Gesù Cristo, sa che sta nel Tabernacolo, parla con lui e vive con lui. Allo stesso modo possiede la Santa Vergine, gli Angeli e i Santi. In una parola la sua conversazione è in cielo. Tale è l’ufficio della fede: essa ci conduce verso la visione beatifica facendoci cominciare a conoscere senza vederle le meraviglie che vedremo più tardi (P. Achille Desurmont, 1828-1898, in George, Vie du Père Desurmont).
- Tutto questo ci risulta vero se pensiamo con quanto amore ed anche con quanta freschezza ed immediatezza S. Alfonso abbia scritto il libretto delle “Visite a Gesù Sacramento e a Maria SS.”. Egli doveva considerarsi prostato veramente dinanzi a Gesù e a Maria e di possederli col suo ardentissimo amore.
- In tal senso si spiega l’intensa concentrazione interiore del Ven. Domenico Blasucci che dovette ricevere per ubbidienza, di non pensare sempre a Dio e di svagarsi di più. Egli viveva come in un’atmosfera di fede e solo lui poteva quindi capire cosa significasse quando diceva: “Povero mondo senza fede!“.
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