P. Conrado Maria José Gagliardi, C.Ss.R. 1928-1991 – Brasile.
P. Conrado Maria José Gagliardi, C.Ss.R. 1928-1991.
Il redentorista P. Conrado Maria José Gagliardi, 1928-1991, Brasile, Provincia di San Paolo. Uomo studioso e versato in varie discipline; fu anche archivista della sua Provincia e archivista generale a Roma, dove morì per blocco delle vie respiratorie a 62 anni.
Dati Ufficiali
- Cognome = Gagliardi
- Nome = Conrado Maria José
- Nazionalità = Brasile – (Provincia di San Paolo)
- Nato = 30-Set-1928
- Morto = 15-Lug-1991
- Professione = 02-Feb-1948
- Sacerdote = 27-Dic-1952
Padre Gagliardi nacque il 30 settembre 1928 a San Paolo, quartiere Penha, figlio di una coppia italiana. La famiglia era religiosa e i genitori praticanti: avevano tre figlie religiose della Congregazione Vincenziana in Gysegen. I figli, in dotale, furono 15 ma di essi sette non raggiunsero un anno dieà. Era un chierichetto in Penha, nella nostra chiesa e il 28 gennaio 1940, alla fine della scuola 4 ° grado, entrò nel Seminario S. Alfonso ad Aparecida.
Fece la professione religiosa il 2 febbraio 1948 e completò i suoi studi superiori in Tiete, dove fu ordinato sacerdote il 27 dicembre 1952 dal Vescovo José Carlos de Aguirre.
La sua vita pastorale iniziò con l’insegnamento nel Seminario S. Alfonso, dal febbraio 1954 fino al 1956 (portoghese, Apologetica, Storia Universale, Liturgia, Musica). Passò al Seminario Maggiore di Tiete come Professore di Musica e Liturgia nel 1956.
Seguirono impegni parrocchiali e di santuario; ma poi il ritorno all’insegnamento di Filosofia presso il Seminario Maggiore di Tiete. Intanto era riuscito a fare il corso di laurea e la licenza in filosofia presso l’Università di Lovanio (Belgio).
Nel 1973-1976 fu archivista provinciale e missionario. Nel 1988 fu chiamato a Roma, all’Archivio Generale.
Intelligente e colto ma con problemi di salute, anche se lo psicologo e psichiatra Dr. Colé diceva che il P. Conrado non aveva nulla; che i suoi problemi gli venivano da una mal riuscita operazione alla tiroide. Egli prendeva molti farmaci e non accettava il parere degli altri; inoltre aveva problemi per la vita in comune. Ma si dedicava molto al suo lavoro.
Credo che la sua malattia venisse fin dalla nascita, perché nato troppo magro.
Morì a Roma, al momento del suo prossimo ritorno, per blocco delle vie respiratorie. Fu sepolto a Roma. Preghiamo per lui.
(Comunicazione del Padre Provinciale Elio Pessato Libardi).
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