Fratello Luigi Ferrara (Pietrino) (1906-1956) – Italia.
Il 24 ottobre alle ore 2,50, nella Clinica Neurologica del Policlinico di Napoli è volata al cielo l’anima benedetta del nostro caro Confratello Fr. Luigi Ferrara (Pietrino).
Da circa due mesi avvertiva un malessere generale e un forte dolor di capo. Sottoposto a ripetute visite dello Specialista della nostra Casa Generalizia non si riscontrò alcuna infermità specifica; per dargli un po’ di riposo e, se fossero accorse, anche per dargli le opportune cure lo si fece venire in Provincia.
Il male intanto si aggravava. Lo affidammo al Dott. Ventra Carmelo, il quale, dopo una settimana di osservazioni ed esami, diagnosticò qualche cosa di grave e disse urgente il suo ricovero nella Clinica Neurologica dell’Università di Napoli, dove solo si potevano fare gli accertamenti del caso. Immediatamente fu eseguito l’ordine del medico, e fu ricoverato al Policlinico di Napoli.
Dalle osservazioni ed esami eseguiti risultò la presenza di un tumore al cervello, della cui natura il Primario non poté dare un giudizio. Intanto il male era precipitato e fu necessario decidere di sottoporlo alla operazione. Il giorno innanzi all’intervento chirurgico rinnovò la Professione Religiosa: ne pronunziò la formula con voce chiarissima; indi ricevette il santo Viatico e l’estrema Unzione con piena coscienza e con edificante devozione.
L’indomani, il 19 ottobre, fu sottoposto all’intervento operatorio: questo ebbe come effetto soltanto di rilevare l’entità e l’inesorabile gravità del male: un tumore maligno all’estremo, il cui corso suole essere rapidissimo; e per di più, il tumore era, come dicono i dottori, vascolarizzato cioè largamente irrorato dal sangue, il che irrimediabilmente aggravava la situazione.
Il Signore lo ha voluto nel cielo per dargli la corona che si è meritato con la sua fedeltà alla santa Vocazione. È stato sempre buono, umile, pio, laborioso; in questa dolorosissima infermità ha dato prova di una pazienza e di una rassegnazione veramente eroica.
Le ultime parole che ha pronunziato sono state una invocazione al Cuore di Maria.
P. Ambrogio Freda
Superiore Provineiale
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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985
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Altro profilo
Fratello (Petrino) Luigi Ferrara
di Nicola e di Catella Di Capua.
Nato a Castellammare di Stabia = Prov. di Napoli, il 15.7.1906 = Prof. 4.6.1929 = + a Napoli (Policlinico Osped.) 24.10.1956.
(Risiedeva a Roma Casa Generalizia).
Ha dimorato:
- Dal 1930 al’39 a S. Angelo a C. (coi Fratelli Biagio, Giulio)
- dal 1948 a Roma – Casa Generalizia – nell’ufficio di cuoco ed economo.
Caro fratello: pio, semplice, edificante, sempre sorridente, con-tento, con volto angelico. A tutti sottomesso affettuosamente e servizievole. Tanto felice quando poteva rendersi utile in qualche affare. Di animo retto e di delicata coscienza si faceva amare da tutti i confratelli in modo straordinario.
Alla Casa generalizia erano tutti (Esteri e Nazionali) contenti di lui per i bei pranzi che sapeva preparare, adatti a tutti i gusti più strani. Gli domandai “Come fate, caro fratello, a dare tanti gusti diversi alle vivande?” – Mi rispondeva con un bel sorriso, spiegandomi i suoi pasticci…
Il suo martirio interno (più grande dell’esterno) era quello di vedersi, deriso nell’ambiente romano e canzonato… perché “desideroso dell’aria nativa”.
Il male vero era nascosto nel cervello. Lo riconobbero -con ritardo – i medici napoletani che infine lo sottoposero alla delicata operazione, che lo fé soccombere.
L’ho visto fasciato come un “Ecce Homo”… “Mi conosci?” Strinse la mia mano baciandola… rispondendo “Si, si… Mi benedica”…
Caro fratello Pietrino, ti prego di darmi la tua mano, prima che io cada, e tirami sù nella mia ultima ora… nel modo stesso come io avrei voluto tirare te dal tuo letto-croce… perché tu avessi potuto seguitare a restare in mezzo a noi, col tuo sorriso angelico rassegnato alla Volontà di Dio!
Dopo il tuo servizio militare, bussasti alla nostra porta, vestisti la nostra divisa Alfonsiana e professasti la Regola Redentorista: anche io ti ero vicino allora.
Un sogno dolce sparito, come nuvola luminosa al vento!
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Profilo tratto da
Ricordo di fraterni amici.
del P. Francesco Santoli, Lioni 1980
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