Febbraio 2 speranza

2 febbraio
L’oggetto primario della nostra speranza è la beatitudine eterna, cioè il godimento di Dio: tutti gli altri mezzi per conseguire la salvezza, che consiste in godere Dio, quali il perdono dei peccati, la perseveranza finale nella divina grazia e la buona morte, tutti dobbiamo sperarli non dalle nostre forze nè dai nostri buoni propositi ma solo dai meriti e dalla grazia di Gesù Cristo. (S. Alfonso, in Riflessioni sulla Passione di Gesù Cristo, cap. 9, 10 – Monza 1821)

  •  Un Padre vedendo S. Alfonso gravemente agitato da scrupoli, per rincorarlo gli rammentò le tante opere buone da lui fatte. Ma il Santo lo interruppe: «Che opere buone, che opere buone? La speranza mia è Gesù Cristo e dopo di Lui la Madonna».
  • Il Servo di Dio P. Alessandro De Risio (1823-1901) sperava il Paradiso e i mezzi per conseguirlo unicamente da Gesù Cristo, fidando sempre nei suoi meriti e diffidando di se stesso, che diceva non ad altro essere buono che a far peccati e a disgustare il Signore.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

 

Fu vescovo di Santa Severina, vicino Crotone, e chiamato "un secondo S. Alfonso". Scrisse "Le croniche della Congregazione del SS. Redentore"

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