16. Essere fedeli a Dio (Rispetto umano /2)
Tendiamo insidie al giusto, perché ci è d’imbarazzo (Sap 2,12).
Alcuni dicono: “Io mi faccio i fatti miei e voglio salvarmi: perché ho da essere perseguitato?”. Ma è inevitabile che, quando uno è fedele a Dio, venga perseguitato: Gli uomini retti sono in abominio ai malvagi (Pr 29,27).
Quelli che vivono male non possono vedere gli altri che vivono bene, perché la vita di costoro è un continuo rimprovero alla loro cattiva condotta. Perciò dicono: Tendiamo insidie al giusto, perché ci è d’imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge (Sap 2,12).
Il superbo, abituato a vendicarsi di ogni minimo oltraggio che riceve, vorrebbe che tutti si vendicassero degli affronti subiti. L’avaro, che fa guadagni ingiusti, vorrebbe che tutti facessero lo stesso.
Chi ha il vizio di bere, vorrebbe che tutti si ubriacassero come lui. Il disonesto, che si vanta delle sue turpi azioni ed è abituato a fare discorsi osceni, vorrebbe che tutti agissero e parlassero come lui. Chi non fa come loro, essi lo chiamano vile, ingenuo, intrattabile, uomo senza onore e senza creanza: Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo (1Gv 4,5).
Gli uomini di mondo parlano il linguaggio del mondo. Poveri ciechi! Il peccato li ha accecati; per questo parlano così: La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati (Sap 2,21).
Torno a dire, con san Paolo, che è una cosa inevitabile: Tutti quelli che vogliono vivere pienamente in Cristo Gesù, saranno perseguitati (2Tm 3,12).
Tutti i santi sono stati perseguitati. Tu dici: “Io non faccio del male a nessuno: perché non mi lasciano in pace?”. E i santi, specialmente i martiri, a chi facevano del male? Essi erano pieni di carità, amavano tutti e facevano del bene a tutti. Eppure, guarda come li ha trattati il mondo: li ha torturati e fatti morire tra i tormenti. E Gesù Cristo, che è stato il santo dei santi, a chi ha fatto del male? Egli consolava e guariva tutti: Da lui usciva una forza che sanava tutti (Lc 6,19). Eppure il mondo lo ha perseguitato fino a farlo morire sul patibolo della croce.
(da Sermoni Compendiati, XXVII, 5-6)