Esposito Gaetano (Alessio) redentorista

Fratello Gaetanino Esposito (1902-1973) – Italia.

Il fratello Gaetanino Esposito è deceduto nel collegio di S. Angelo a Cupolo, alle ore 16 del giorno 14 aprile 1973, colpito da trombosi cerebrale.
Fratello Gaetanino (Alessio in religione) nacque ad Avellino, il 5 settembre 1902, e professò il 19 febbraio 1922.
Ha sofferto un periodo di prove per un forte processo di arteriosclerosi. Ma non mi piace ricordare il caro fratello alla luce di questi ultimi anni di malattia. Preferisco vedere il giovine Gaetanino che con fervore abbraccia la vita religiosa, e non si risparmia per modellare il suo cuore, seguendo la scia luminosa tracciata dal Redentore e da S. Alfonso. Fedele alla vocazione per più di 50 anni, ha superate molte difficoltà, soffrendo sempre in silenzio.

La figura del caro Confratello va inquadrata nel cielo di Napoli, ove operò per ben 30 anni. Alcuni uomini, alla notizia della sua morte, hanno sottolineata la compostezza e la esemplarità di «Padre Gaetanino»: così lo chiamavano a Napoli.
Gentile con tutti, impeccabile nel vestito e nei modi ha trasfuso il profumo della sua carità soprattutto nei poveri. Bastava andare a S. Antonio a Tarsia, chiedere a «P. Gaetanino» una raccomandazione, e il giorno seguente si partiva alla ricerca di un posto di lavoro. Quante collocazioni ha ottenute da persone influenti, che venivano soggiogate dalla sua semplicità quasi francescana. Centinaia di operai devono a lui la tranquillità economica di cui godono oggi.

Buon religioso seppe restare sempre al suo posto, in spirito di vera obbedienza. Anche rimproverato, restava sempre sottomesso agli ordini dei superiori. È nota la sua passione di curare gli interessi materiali della Comunità, e di servire i Confratelli in tutto, evitando di essere pietra di inciampo.
La dura prova della malattia, sopportata con pazienza, ha purificata tanto la sua anima da renderla piacevole al Signore.

P. Salvatore Meschino
Superiore Provinciale

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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

Fratello Gaetanino Esposito in una vecchia foto. Semplicità e amabilità furono le sue belle qualità e uno spiccato senso di mettersi a disposizione per fare del bene a chi ne aveva bisogno (foto in APNR, Pagani).

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Altro breve profilo

Fr. (Alessio) Gaetano Esposito di Zaccaria e Celeste Sforza.

Nato ad Avellino (Dioc. e Prov.) 15.9.1902 = Prof. 19.2.1921 = Morto a S. Angelo a Cupolo 14.4.1973.

Dal 1924 al 1936 a Materdomini (con i soliti fratelli).
Nel 1936 a Teano (solo per tutti).
Dal 1948 al 1960… a Napoli (coi F.lli Florindo, Alfonso E…)
Infine a S. Angelo a Cupolo.

Fu uno di quei ragazzi che la pia Sig.na Avellinese Ruta D. Matilde per motivo di carità, predispose ad abbracciare il nostro stato Religioso. Gli regalò pure vestiario e quanto era necessario per vederlo iscritto tra i nostri Fratelli.
Fu il più fortunato fra i ragazzi, perché fu assegnato a Teano, ove il Superiore P. De Feo Alfonso, che ben lo comprendeva, lo aiutava tenendolo sempre in attività, per la sua molteplice corrispondenza postale per il Culto al SS. Cuore Eucaristico di Gesù. Siccome il ragazzo aveva timore di dormire solo in cella fu associato al Fr. Francesco Scarpato.
Ben presto però si rese conto di ogni compito sociale, che sbrigava con disinvoltura meravigliosa. Fu richiesto da molte Comunità e lo vediamo muoversi più di ogni altro Fratello: Materdomini, S. Angelo a Cupolo, S. Andrea Ionio, a Cortona (durante il nostro Studentato quale Economo solerte e buon amministratore della numerosa Comunità). A Roma in alcuni Capitoli Generali per aiuto dei Capitolari.
Ma dove sovrastò con la sua capacità fu nella Casa di Napoli, acquistando col suo saper fare, molte conoscenze utili anche per gli altri. Numerosi confratelli si affidavano a lui per qualsiasi faccenda da sbrigare, che con capacità spesso portava a buon termine.. e con sollecitudine mirabile…
Ma dopo i 60 anni egli stesso avvertì la calata: smemoratezza, stanchezza, e soprattutto diffidenza anche nei suoi superiori.
In conclusione era un amico sincero e mai smentì la sua innata bontà e cortesia. “Sempre che mi recavo a Napoli (dice di lui Fr. Micheluccio) lasciava tutto per accompagnarmi in ogni luogo dove io chiedevo di andare. Due volte siamo stati ad Ischia; una volta abbiamo fatto il giro del golfo con la gita panoramica… E voleva pagare sempre lui!
Esprimeva continuamente il suo rammarico per aver perduto l’energia del tempo passato… così velocemente! .. I Superiori perciò prudentemente lo assegnarono al meritato riposo nel nostro Collegio di S. Angelo a Cupolo ove chiuse la sua vita operativa! (Fr. Micheluccio Falanga).

E stato sempre religioso utile agli altri, svelto, intelligente, attivo. Bastava lui solo in Collegio per riempire ogni vuoto con capacità e facilità: cucina, sartoria, giardiniere, pulizia per la casa, che era sempre ordinata: per la chiesa amava precisione di funzioni.
Era molto cortese coi forestieri e facile ad alloggiarli e compiacerli. Scherzava anche con gli Esteri, parlando latino-maccheronico: tutto finiva con una bella risata fraterna…
L’ho visto poco tempo prima di morire a S. Angelo a Cupolo, stanco del suo troppo riposo ozioso, ma già aveva fra le nubi il controllo di sé: facendoci dimenticare il Gaetanino di una volta!.. Lo sfacelo di una vita in tramonto! ultimo triste ricordo!
Ora lo vediamo nel Cielo col volto dei primi tempi! 

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da Ricordo di fraterni amici
del P. Francesco Santoli
Tipolitografia Irpina, Lioni 1980

Una vecchia foto della gloriosa Casa di S. Angelo a Cupolo, dove Fratello Gaetanino ha chiuso la sua giornata terrena.

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