(◊ in Francia) P. Marius Duny (1865-1927) (Ω in Francia)
P. Marius Duny. Reignier, 1927.
Nato a Saint-Étienne (Loira), il 21 aprile 1865, da genitori essenzialmente cristiani, il Padre Marius manifestò fin dalla tenera infanzia le qualità ed anche l’originalità che caratterizzarono l’intera vita.
Ancora molto giovane diceva e ripeteva: “Voglio essere sacerdote come mio zio e voglio essere anche missionario”.
Aveva un carattere bilioso ed una natura molto impressionabile. Non amava le mezze misure. Ciò che gli sembrava un male, lo flagellava senza pietà, sul pulpito o in conversazione, con un’eloquenza talvolta meravigliosa.
– Missionario ardente, dimostrò zelo apostolico, soprattutto a Gannat dove trascorse la maggior parte della vita. Una lunga malattia gli fece patire crudeli sofferenze; i superiori decisero assegnarlo a Reignier per permettergli di ristabilire la salute fortemente scossa. Distrutto infine dal male che lo minava da molto tempo, si vide costretto a dire addio alle missioni.
– Come religioso, Padre Duny amava il Signore con tutto lo slancio dello spirito. A volta, lo si sentiva dire in privato: “Siamo gli amici di Gesù Cristo, predichiamo sempre e ancora Gesù Cristo”. La pietà era sincera, non un meschino formalismo che aveva in orrore, ma il vero cuore-a-cuore col Signore.
La devozione che professava verso la Madonna era straordinaria, proiettava una luce molto viva sulla sua esistenza e dava la spiegazione di certi avvenimenti che si erano verificati nella sua vita.
– Il suo attaccamento alla Congregazione era inseparabile dall’affetto verso S. Alfonso.
Il P. Duny ha sofferto molto durante la vita: sofferenze fisiche, sofferenze morali soprattutto. Dio ha forgiato l’anima di questo confratello immergendola nel crogiolo di dolori intimi. Ma è un segreto che conoscono solo coloro che l’hanno diretto.
Grazie alla ubbidienza, alla docilità ed allo spirito di fede, ha accumulato ricchi tesori per il cielo, e Dio gli accordò una dolce e santa morte. – «In die tribulationis meae Deum exquisivi… et non sum deceptus». Sal. 76.
Professione: 25 marzo 1890.
Ordinazione sacerdotale: 2 ottobre 1892.