28. Due interessi: Dio e la famiglia.
La mia famiglia è un tuo dono, Dio.
Il tempo stabilito
si è abbreviato di molto:
D’ora innanzi, chi di noi ha la moglie,
viva come se non l’avesse,
e chi piange, come se non piangesse.
Chi di noi sta bene,
ti chieda di vedere
oltre il proprio godimento;
chi di noi è in commercio
preghi di non diventare schiavo
di quel che possiede:
La scena di questo mondo
è in dissolvenza;
io, Signore, voglio tanto essere libero
dalle preoccupazioni inutili.
E lo sposato
si preoccupa
delle faccende di questo mondo,
di come possa piacere a sua moglie,
e si ritrova diviso.
La donna non sposata
si preoccupa delle cose del Signore,
di com’essere santa
nel corpo e nell’anima.
Ma per me, chiunque sono,
qualunque cosa faccia, .
aiutami a donare
a te, Signore un cuore indiviso.
(Prima Lettera ai Corinzi, cap. 7,29-35)
Siamo di Dio: egli è la nostra definitiva famiglia. Sposati o celibi, in ogni nostra parola e azione, dovremmo essere concretamente e costantemente interessati all’amore di Dio.
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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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