P. Vincenzo D’Itria (1912-1997) – Italia.
Intorno alle ore 13.00 di Venerdì 6 giugno 1997, nella casa di riposo di Pagani, dove fin dal 1990 si trovava ricoverato, si spegneva serenamente all’età di 85 anni l’esistenza di P. D’Itria Vincenzo.
P. D’Itria era nato a Beltiglio di Ceppaloni (BN) il 19 marzo 1912; ben presto la famiglia si trasferisce a Benevento nei pressi dell’abitazione della famiglia Titomalio. Il giovane D’Itria ha l’occasione di conoscere i fratelli Titomalio: Salvatore già sacerdote e Attilio ancora studente. Fu soprattutto dal più giovane dei Titomalio che D’Itria venne incoraggiato nella vocazione e indirizzato nella famiglia dei Redentoristi.
Nel 1932 emette la professione temporanea e a distanza di 3 anni nel 1935 si consacra definitivamente al Signore con la professione perpetua, viene ordinato presbitero nel 1938.
Si può affermare che il P. D’Itria, fin quanto la salute glie lo ha permesso, si è dedicato totalmente all’annunzio del Vangelo e, da autentico Redentorista, si è posto alla sequela di Gesù Cristo col predicare ai poveri la divina parola.
Le popolazioni della Calabria, della Puglia, della Basilicata e della Campania, come anche della Sicilia e dell’Italia del nord, hanno potuto apprezzare il suo zelo missionario. Da giovane missionario, viene ricordato per la sua giovialità , il senso del sacrificio e la capacità di saper sdrammatizzare le situazioni conflittuali.
A distanza di qualche mese dall’ordinazione per volontà dei superiori passa da Pagani a S. Andrea Jonio dove vi resta per circa 3 anni dedicandosi a tempo pieno all’attività di missionario e accettando, con spirito di sacrificio, i tanti disagi ché l’apostolato delle missioni comportava nel periodo bellico; lo stesso farà a Tropea dal 1941 al 1946.
A Morcone è stato assegnato come superiore, a Francavilla come missionario, a Foggia come assistente spirituale delle monache Redentoriste, a Pagani come economo. Ovunque l’obbedienza lo assegnava il padre ha cercato sempre di coniugare gli impegni propri della comunità all’attività missionaria.
Fu tra i primi Redentoristi ad iniziare la missione volante, voluta dalla P.O.A., in favore degli operai addetti all’ “Opera Valorizzazione della Sila”, e della popolazione della Piana di Sibari.
Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi a Pagani nella casa di riposo, collaborando con la preghiera e l’accettazione della malattia all’opera missionaria.
Il Signore che lo ha chiamato gli dia il premio riservato ai servi fedeli e benedica la nostra Provincia arricchendola di nuove e sante vocazioni animate da zelo missionario.
P. Antonio Di Masi
Superiore Provinciale
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Dalla Lettera Circolare
del 14 giugno 1997
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