31. Zelo in difesa della fede e della Chiesa
Vedi e visita questa vigna, proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato (Sal 79,16)
Esortazione
O fedeli che amate Gesù Cristo, guardate la persecuzione che sta soffrendo la sua Chiesa da parte di tanti increduli che, non contenti di perdere se stessi, cercano, con la penna e con la parola, di pervertire anche gli altri, per avere compagni nella loro perdizione. […].
Voi che avete zelo per il bene della fede, cooperate con tutte le vostre forze, predicando, ammonendo, istruendo e gridando per estirpare dal mondo la peste dell’errore.
Voi mi direte che per questo le forze umane non bastano. Avete ragione, è così: è necessario l’intervento di Dio. Ma allora ce ne staremo oziosi, intenti soltanto ad osservare i danni deplorevoli della Chiesa e a piangere su di essi senza far nulla? Se noi non siamo capaci di porvi rimedio, può renderci tali il Signore, che è onnipotente. Però Dio vuol essere pregato. Egli ha promesso di esaudire chi lo prega.
Ecco dunque ciò che possiamo e dobbiamo fare: alle prediche, alle ammonizioni, alle istruzioni e alle grida aggiungiamo le preghiere: supplichiamo continuamente Dio, importuniamolo, per così dire, con le nostre suppliche, affinché egli, per la sua misericordia, ponga rimedio alla strage di anime, che nel tempo presente sta facendo l’inferno.
Preghiamolo dunque, con le parole del salmo 79:
Preghiera per la Chiesa
- Signore, nostro Dio, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi (Sal 79, 4.8.20). Signore, volgi su di noi il tuo volto benigno e salvaci.
- Hai divelto una vite dall’Egitto, per trapiantarla hai espulso i popoli (v. 9): hai scacciato dal mondo l’idolatria e vi hai piantato la vigna della tua santa chiesa.
- Hai affondato le sue radici ed essa ha riempito la terra (v. 10): hai piantato talmente bene la tua Chiesa che, per il suo insegnamento, in breve tempo ogni popolo del mondo ha abbracciato la fede e adorato la croce di Cristo. Così essa ha davvero riempito la terra.
- Ma poi il cinghiale del bosco l’ha devastata, ne ha fatto pasto l’animale selvatico (v. 14 Vg): in seguito l’eresia, bestia feroce uscita dalla selva dell’inferno, ha devastato la Chiesa, provocando in essa molti danni. Così al presente in molti paesi d’Europa non si può più dire che regni la fede, ma l’incredulità o l’eresia. E quel che è peggio, e per cui la Chiesa piange amaramente, è il fatto che la fede ora viene attaccata dagli increduli anche in quei regni dove finora era rimasta illesa.
- Dio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo e vedi (v. 15): deh, per pietà, rivolgiti verso di noi e guarda dal cielo la tua vigna deturpata!
- Vedi e visita questa vigna, proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato (v. 16): guardala, visitala e restaurala dai danni che ha subìto e tuttora subisce da parte dei suoi nemici, che disprezzano e mettono in discussione ogni cosa: la tua Chiesa, le tue Scritture, i tuoi precetti, i tuoi princìpi, insomma tutte le tue verità. Ricordati che essa è stata piantata dalle tue mani.
- …e il germoglio che ti sei coltivato, il figlio che tu hai reso forte (v. 16. 18 Vg): eterno Padre, ricordati che il tuo diletto Figlio, per obbedirti e formare questa vigna secondo il tuo volere, si è fatto figlio dell’uomo e l’ha piantata con i sudori e gli stenti di tutta la sua vita. Dunque, per amore di Gesù tuo figlio, “ti preghiamo di reggere e custodire la tua santa Chiesa” (1).
O Verbo incarnato, Salvatore del mondo che, con la tua morte, hai procurato la salvezza agli uomini, quale ingratitudine da parte di essi che, non solo rifiutano di obbedirti e di amarti, ma giungono perfino a negare la morte e i patimenti che tu hai sofferto per loro!
Tu cerchi sempre il loro bene, ed essi dicono che tu non ti prendi alcun pensiero di loro!
Tu li hai creati immortali perché giungano alla felicità eterna, ed essi studiano per convincersi che sono mortali, onde vivere senza freno nei loro vizi, e così si procurano l’infelicità eterna!
Per i meriti della tua vita e della tua morte, “soccorri i tuoi servi, che hai redento col tuo sangue prezioso” (2), e non permettere che l’empietà dei tuoi nemici provochi la rovina di tante anime da te redente: Domina in mezzo ai tuoi nemici (Sal 109,2).
Ci rivolgiamo anche a te, o regina del cielo, Maria. Tu sei la creatura che, più di tutte, ha amato Dio, e colei che ama di più la Chiesa.
Deh, impegnati a sollevarla dai danni in cui ora la vedi ridotta e combattuta da parte dei suoi stessi figli. Le tue preghiere, essendo preghiere di madre, ottengono quanto chiedono da quel Dio che tanto ti ama.
Prega dunque, prega per la Chiesa del tuo Figlio, impetra luce a tanti miscredenti che la attaccano, e ottieni fortezza ai fedeli perché resistano alle loro insidie e non si perdano insieme ad essi. (da Verità della Fede, Conclusione).
[1] Sant’Alfonso cita due invocazioni delle “Litanie dei Santi”: “Ut Ecclesiam tuam sanctam regere et conservare digneris; ut inimicos sanctae Ecclesiae humiliare digneris, te rogamus, audi nos”. Con la riforma liturgica, seguita al Concilio Vaticano II, la seconda invocazione è stata abolita. Per questo motivo qui viene omessa.
[2] Invocazione dall’inno Te Deum.