9 dicembre
L’amore di Gesù Cristo mette i suoi amanti in una totale indifferenza per cui tutto loro è uguale, il dolce e l’amaro; niente vogliono di quel che piace a se stessi, e tutto vogliono quel che piace a Dio; colla stessa pace s’impegnano nelle cose grandi che nelle piccole, nelle cose piacevoli, che nelle dispiacevoli: basta loro di piacere a Dio. (S. Alfonso in Pratica di amare Gesù Cristo, Cap. XIII, 11).
- Un’artrite dolorosa che colpì in tutte le membra S. Alfonso, non solo lo curvò con la testa da sembrare un uomo senza capo, ma lo rese persino storpio nel suo corpo. In tale stato soffriva i più acerbi dolori, ma con tale rassegnazione, che offriva la più commovente immagine dell’uomo che soffre e in pari tempo sta allegro. Non gli uscì mai dalla bocca un lamento; non si querelava se era mal servito; non chiedeva mai sollievo ad alcuno e ripeteva sempre: «Quel che vuole Iddio è tutto buono, tutto il bene consiste nell’amare Dio, e l’amare Dio consiste nel fare la sua volontà, chi non vuole altro che Dio, è ricco e contento, non ha bisogno di niente e si ride di tutto il mondo».
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
Dal Calendario storico C.Ss.R.
- 9 dicembre 1752 = Decreto del re di Napoli col quale vengono approvate solo le quattro case di Ciorani, Pagani, Deliceto e Caposele. Era il massimo che si potesse ottenere dal governo.
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