28 dicembre
È duro soffrire quando si soffre senza un fine. Ma la sofferenza è singolarmente addolcita quando si vede in essa un bene amabilissimo. E in questo modo la nostra Regola ci fa guardare la sofferenza. Essa vuole che noi portiamo la croce e ci predica l’amore di questa croce divina. (P. Desurmont in Quelques reflexion surl’observacen regulière. Ediz. Frane. pag. 42).
- Il P. Bernardo Apice, persuaso che quanto accade in questo mondo, tutto è stato disposto da Dio sin dall’eternità in peso, numero e misura, ad ogni evento si mostrava rassegnato alla volontà di Dio. Non fu veduto mai alterato; fu sempre allegro ed ilare di volto; sopportava qualunque contrarietà, ringraziava anche chi l’oltraggiava, poiché diceva non doversi lamentare di sè stesso essendo gli altri esecutori di quella pena che egli meritava per i suoi peccati.
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
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