Dicembre 23 Amore croce

23 dicembre
Sarebbe già un gran guadagno il patire tutte le pene che han patito i santi Martiri in tutta la nostra vita, per godere un sol momento di Paradiso. Or quanto più noi dobbiamo abbracciare le nostre croci sapendo che il patire della nostra breve vita ci farà acquistare una beatitudine eterna? (S. Alfonso in Pratica di amare Gesù Cristo, cap. V n. 7).

  • Desideroso il P. Bernardo Apice di conformare la sua vita a quella del Redentore, che fu sempre piena di patimenti, si studiava di crocifiggere costantemente i suoi sensi e le sue passioni. Avendo il bel costume di meditare con affetto la di lui Passione e i dolori della sua afflittissima Madre Maria, stimava una finzione il compatirli e non prendere in sè parte dei loro patimenti.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

A Villa Liberi (CE), antica Villa degli Schiavi, ci sono ancora le cinque croci a ricordo della missione predicata da S. Alfonso. I Redentoristi hanno mantenuto la bella tradizione di piantare la croce al termine della missione: una, tre o cinque croci.

Dal Calendario storico C.Ss.R.

  • 23 dicembre 1745 = Durante una missione a Foggia, S. Alfonso va in estasi davanti alla Vergine dei Sette Veli e la gente scorge un raggio di luce che dall’immagine va verso il missionario.
S. Alfonso ebbe già nel 1732 una estasi a Foggia, attirato dalla Madonna dei Sette veli - Von Rohden, Estasi a Foggia nel 1732 (Raccolta Marrazzo).

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