Di Tocco Raffaele redentorista

P. Raffaele Di Tocco (1797-1876) – Italia.

P. Raffaele Di Tocco (1797-1876)

Nell’anno 1787, in cui S. Alfonso volò al Cielo venne alla luce in Tropea il 3 ottobre. [Ma il Minervino dice che nacque nel 1797].

Fin dalla sua più tenera età fu educato dai nostri Padri antichi del Collegio di Tropea, dai quali ne ritrasse quella semplicità ed innocenza di costumi, dolcezza di carattere, minutezza nell’osservanza delle nostre Regole, attaccamento all’Istituto, amore al travaglio del Ministero, che tanto lo distinse, ed è rimasto il suo nome  in tanta benedizione, specialmente nella Sicilia, nella Calabria, dove per lunghi anni si protrasse la sua carriera apostolica.

Per la sua prudenza, moderazione, destrezza negli affari, ed esemplarità nella sua condotta fu quasi sempre da Rettore o da Ministro in molte Case dell’Istituto. Nel 1837 era Rettore a Stilo, nel 1848 a Corigliano.

Finalmente fu creato Consultore Generale del Rettore Maggiore P. Berruti.

Quando si riposò nel Signore nel giorno 6 dicembre 1876 in Tropea, sua patria, con tutti i conforti di nostra santa Madre Chiesa contava anni 89 di sua età. (Libro delle Messe).

Il giorno della sua Professione in Congregazione fu il 13 febbraio 1820.
Ascese al Sacerdozio il dì 26 Settembre 1824.
«Fu Ministro, Rettore, Consultore Generale e Visitatore da vero figlio di S. Alfonso» (Libro delle Messe).

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Raffaele Di Tocco e il Venerabile P. Di Netta
(notizie raccolte da P. Salvatore Brugnano)

  • Nel 1822, mentre era ancora studente, Raffaele Di Tocco fu sequestrato dai briganti insieme ai suoi compagni durante il viaggio da Stilo a Corigliano: per il loro riscatto si mobilitò tutta la popolazione animata dal Superiore di Corigliano Padre Gallo, che raccolse quanto occorreva per la loro liberazione. Quando la notizia giunse a Tropea, il P. Di Netta gli scrisse un’accorata lettera.
  • Nel 1840 il Venerabile P. Di Netta lo trovò rettore a Corigliano e scrisse di lui: “In breve dico, che il P. Rettore Don Raffaele Tocco è con esattezza nei suoi calcoli”.
  • Nel 1848 riceve da lui una richiesta del Rettore Maggiore: “Ritrovandomi col P. Pisani  a fare gli Esercizj a questo Seminario , Don Francesco (gli cambia il nome?) Tocco mi manda una di Vostra Paternità Reverendissima coll’obbedienza formale intorno alla condotta politica dei noti soggetti, scrivere ciocché ho veduto, ed inteso anche con giuramento. Eccomi obbediente.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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La nobile famiglia Di Tocco, di Tropea, intrattenne stretti legami spirituali col P. Di Netta e il frutto fu la vocazione del giovane Raffaele, che fu zelante missionario redentorista.

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