P. Raffaele Di Rosa (1919-2001) – Italia.
Nella tarda serata del 10 gennaio 2001, presso l’ospedale di Nocera Inferiore, dove era ricoverato,è morto il P. Raffaele Di Rosa.
Il confratello era nato a Sicignano degli Alburni il 21.11.1919, da Pasquale e Maria D’Apice.
Ancora fanciullo incontra i Redentoristi impegnati nella Missione Popolare del paese natale, nel 1925.
Entra a Lettere nel 1932 e successivamente il suo curriculum formativo viene scandito dalle tappe ulteriori: professione temporanea e perpetua rispettivamente nel 1938 e nel 1941. L’Ordinazione Presbiterale la riceve a S. Angelo a Cupolo il 18 marzo 1945.
Durante gli anni del ministero egli ha assunto compiti e responsabilità in diverse comunità della Provincia: lettore degli aspiranti, professore di teologia, confessore, superiore.
Le comunità dove ha risieduto sono state Teano, S. Angelo a Cupolo, Pagani, Pompei, Lettere, Materdomini, Corato, Tropea, e dal 1992 presso la casa di cura di Pagani.
La sua vita consacrata è stata segnata da un forte senso di responsabilità e di disponibilità alla volontà di Dio e alle esigenze della Provincia.
Sempre pronto a condividere la ricchezza spirituale e culturale di cui era dotato. L’accettazione paziente della malattia e della sofferenza è stata il tratto distintivo degli ultimi anni.
Religioso mite, attento e riflessivo, ha educato agli studi umanistici e alle discipline teologiche generazioni di alunni redentoristi.
Ha svolto un proficuo servizio pastorale nella chiesa del Gesù e nella nostra casa religiosa in Tropea.
P. Antonio De Luca
Superiore Provinciale
__________________
Dalla Lettera Circolare
del 16 gennaio 2001
__________________
Ricordo personale
(di P. Salvatore Brugnano)
P. Raffaele Di Rosa è stato un altro compagno di viaggio. Nel 1978, giorno 11 settembre, arrivai a Tropea per supplire i Padri che erano in ferie: c’era il solo P. Di Rosa il quale dopo questa esperienza di collaborazione convinse gli altri Padri di Comunità a richiedere la mia presenza a Tropea (ero già stato destinato a Materdomini) ed io ritornai a Tropea il 29 settembre. P. Raffaele Di Rosa era stato mio professore di italiano al ginnasio e fu molto contento di avermi come confratello di Comunità, anche se l’età e la mentalità erano un po’ differenti. Restai a Tropea fino al 1984.
Poi ho ritrovato P. Raffaele come confratello di Comunità a Pagani nel 1992: la vecchia malattia nervosa-vegetativa lo aveva fortemente prostrato. E qui ha dato buona testimonianza di fraternità e di preghiera.
Ricordo l’insorgere della sua malattia. Tra gli anni 1979/1980 a Tropea ebbe diverse crisi e fu ricoverato varie volte in ospedale. Il colpo forte avvenne a Montepaone (CZ) dove si era recato per una predicazione. Erano passati appena due giorni e durante una notte ebbe una crisi così forte che allarmò il parroco, il quale – dietro richiesta dello stesso P. Raffaele – noleggiò una macchina e lo riportò fino a Tropea. Fu lì che si chiuse la sua attività di predicazione.
Gli anni che passarono, sempre sotto la minaccia della depressione neuro-vegetativa, li trascorse nello studio e nella preghiera.
Era assiduo alla preghiera con i fedeli nella chiesa del Gesù ai quali ha dato una bella testimonianza di fedeltà e continuità nel servizio in chiesa; accompagnava i canti all’organo e insegnava ai fedeli diversi canti: ancora oggi i fedeli cantano le strofette “devozionali” delle varie novene che egli insegnava loro.
Ai suoi funerali in Pagani i fedeli di Tropea hanno voluto partecipato da lontano inviando una corona di fiori su cui hanno scritto: “Profondamente commossi, rendiamo grazie al Signore per aver dato a tante anime il dono della guida illuminata di questo santo sacerdote”.
__________________
grazie,grazie x questo speciale e commovente ricordo.
per me oltre che zio è stato una guida,un esempio e una forza x l anima.
mi manca tutto questo da quando lui non c è ma rimane anche tutto questo da quando DIO lo ha chiamato a se.
grazie padre Salvatore