P. Rocco Di Masi (1927-2011) – Italia.
In memoria di P. Rocco Di Masi
1927 – 2011
A sette giorni dalla sua morte,
il nostro sito ricorda
il caro confratello
con le parole del p. Provinciale,
il P. Davide Perdonò,
che, celebrando le esequie, ha ricordato il confratello come un uomo mite e pacifico. Più della metà dei suoi anni di sacerdozio li ha trascorsi all’ombra del santuario di s. Gerardo, in un servizio umile e attento.
Carissimi confratelli,
sabato, 10 dicembre alle ore 15.00 a Materdomini nel santuario di s. Gerardo si sono tenuti i funerali del p. Rocco Di Masi, morto a Pagani alle ore 06 di venerdì 09 dicembre. La concelebrazione è stata presieduta dal p. Provinciale alla presenza di numerosi confratelli e fedeli del luogo.
P. Rocco nasce a Materdomini il 25. 10.27 da Gerardo e da Malanga Carmela. Entra nell’educandato il 21 novembre 1942. Inizia il noviziato il 12 settembre 1947, emette i voti temporanei il 03 ottobre dell’anno dopo.
Il 29 settembre 1951 emette la professione perpetua nella comunità di Pagani e sempre a Pagani viene ordinato sacerdote dal mons. Fortunato Zoppas il 18 marzo 1955.
Dopo l’ordinazione sacerdotale resta a Pagani come socio del prefetto p. Giovanni De Martinoe nello stesso tempo presta servizio nella basilica di s. Alfonso e nella chiesetta di Fatima sita nelle campagne di Pagani, inoltre è disponibile per predicazioni varie.
Dal 1957 al 1960 viene assegnato a Lettere (NA) con l’incarico di assistente degli aspiranti e lettore. Il 1961 lo trascorre sempre a Lettere ma con il solo incarico di lettore.
Agli inizi del 1962 viene assegnato nella comunità di Francavilla Fontana con l’incarico di missionario. L’anno dopo viene trasferito a Marianella per il secondo noviziato sotto la direzione del p. Minervino e nello stesso tempo partecipa all’anno di pastorale a Posillipo.
Gli ultimi 5 mesi del 1964 li trascorre nella comunità di Avellino con l’incarico di aiuto in parrocchia.
Dal 1965 a tutto il 1966 accetta per ubbidienza l’incarico di direttore spirituale nel seminario di Squillace (CZ). Dopo l’esperienza d Squillace viene assegnato per circa tre mesi a Sibari e poi nel 1967 , a seguito di una sua richiesta viene assegnato per quattro mesi nella comunità di Teano in qualità di missionario.
Dal 1968 tutto il 1969 viene assegnato nella comunità di Ciorani sempre con l’incarico di missionario e consultore del p. Vincenzo Iacovino. A suo dire, gli anni trascorsi a Ciorani sono stati i più belli della sua vita. Con l‘arrivo a Ciorani del superiore p. De Ciuceis riceve l’incarico di ministro.
Nel 1970 viene nominato superiore nella comunità di Francavilla Fontana e poiché non si sentiva portato per tale incarico, chiede di essere esonerato, ma i superiori lo invitano a continuare fino alla fine del triennio.
Dal 1973 al 1975 è stato assegnato nella comunità di Cioranii con l’incarico di maestro dei novizi.
Nel 1975 in seguito all’impianto di un pacemaker chiede di essere assegnato a Materdomini come confessore. Dopo poco tempo viene assegnato alla sala offerte e come aiuto prima al segretario p. Alfonso Gravagnuolo e poi al p. Pierre Lhomme. Dopo il terremoto, il p. Lhomme si trasferisce a Roma e il p. Rocco ricopre, a tutti gli effetti, l’incarico di segretario che ha mantenuto fino a poco prima della morte.
Il 20 gennaio in seguito ad una caduta nel refettorio, viene portato al pronto soccorso dell’ospedale di Oliveto Citra dove gli suturano la fronte e gli riscontrano anche una frattura alla rotula. Il 22 gennaio, dimesso dall’ospedale, viene portato a Pagani nella casa di cura e vi resta per tutto il periodo della convalescenza. Con la guarigione ritorna a Materdomini.
Il 25 novembre, date le sue precarie condizioni di salute viene trasferito nella infermeria di Pagani
Domenica 04 dicembre a causa di un malore (ictus?) viene ricoverato di urgenza nell’ ospedale a Pagani, aggravatosi, viene dimesso nella mattinata di lunedì. Martedì 06 dicembre ha una miglioria che lascia ben sperare ma mercoledì si aggrava di nuovo. Muore venerdì 09 dicembre alle ore 06 del mattino.
Sabato 10 dicembre la salma viene trasportata a Materdomini dove alle ore 15.00 si celebrano i funerali.
Ricordiamo il confratello come un uomo mite e pacifico. Più della metà dei suoi anni di sacerdozio li ha trascorsi all’ombra del santuario di s. Gerardo, in un servizio umile e attento.
Vogliamo elevare al Signore la nostra preghiera di suffragio, perché attraverso l’intercessione di s. Gerardo, possa introdurlo a godere la visione beatifica del suo volto insieme tutti gli altri nostri confratelli che ci hanno preceduti nel segno della fede.
Mi hai chiamato ad essere tuo umile strumento
dell’abbondante redenzione
per le anime desiderose di salvezza…..
…Ora come pegno di amore mi hai chiesto di condividere
la tua croce redentrice.
Grazie Signore
( preghiera per il suo 50° di sacerdozio)
p. Davide Perdonò
Superiore provinciale
________________
_________________