Fratel Luigi Di Cintio (1936-2015) – Italia.
Fratel Luigi Di Cintio (1936-2015)
2 gennaio 1936 – 12 gennaio 2015
(dall’omelia del P. Provinciale Gianni Congiu)
Caro don Giorgio, segretario di S.E. il Vescovo,
cari confratelli redentoristi,
cari parenti e amici di Fr. Luigi
Abbiamo da pochi giorni concluso le celebrazioni natalizie, con le quali abbiamo rivissuto il grande mistero di un Dio che si fa bambino bisognoso di tutto, di un Dio che vuole condividere tutto della nostra povera umanità eccetto il peccato. E quello del Natale è un momento che coinvolge sempre tutti, si dice anche che a Natale si è tutti più buoni proprio a sottolineare questo coinvolgimento naturale dinanzi al Bambino Gesù. Anche Fr. Luigi per molti anni ha vissuto intensamente questo mistero del Natale lasciando che la sua vita ne fosse sempre coinvolta non solo emotivamente ma effettivamente.
Questo di quest’anno è stato per lui un Natale speciale, passato tutto in ospedale, nella sofferenza di una respirazione sempre più difficoltosa, e per di più senza una prospettiva di possibile miglioramento.
Ma posso affermare per esperienza diretta, e con me possono testimoniarlo coloro che sono andati a visitarlo, che non ha mai perso la fiducia nel Signore e la speranza di poter essere fedele fino in fondo alla sua vocazione di missionario redentorista.
Mi piace porre sulla sua bocca le parole della prima lettura: “Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue misericordie. Si rinnovano ogni mattina, grande è la sua fedeltà. E nei momenti sconforto, quando gli veniva da dire anche che “è difficile anche morire”, subito si ricomponeva: “È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore”. Un vero missionario redentorista anche nell’affrontare la difficile esperienza della malattia, della sofferenza e della morte.
Vero missionario lo era stato per tutta una vita, in particolare nei suoi più di 60 anni di vita religiosa: fin dal 29 settembre del 1954, quando consacrò la sua vita al Signore nella nostra Congregazione del Ss. Redentore, e via via in tutti i luoghi dove è stato: a Bagno di Gavorrano, Roma, Francavilla al Mare e Frosinone, e nei vari incarichi che gli furono affidati.
Oggi il Papa insiste sulla gioia del Vangelo, sull’evangelizzare con la vita prima ancora che con la parola: ecco fr. Luigi: il suo sorriso, la sua gioia contagiosa, la sua serenità qualche volta persino disarmante. “Da uomini apostolici e veri figli di sant’Alfonso, seguendo con gioia il Salvatore Gesù, partecipano al suo mistero, lo annunciano con semplicità di vita e di parola, sempre pronti ad affrontare ogni prova per portare agli uomini l’abbondanza della Redenzione” (Cost. 20). Lo ricordo volentieri col bus col quale accompagnava i ragazzi al catechismo, ma anche in gita e allo stadio; o anche nell’attenzione che poneva per le sue coltivazioni, o per le sue galline e i canarini… tutto sentiva come un partecipare alla missione della Congregazione, e quindi tutto da vivere con gioia e semplicità di cuore.
Ora siamo qui, l’intero capitolo provinciale redentorista del quale anche lui ha fatto parte tante volte, nipoti, parenti e tante altre persone che lo hanno conosciuto e voluto bene, per affidarlo al Signore, al quale fr. Luigi ha donato tutta la sua esistenza, confidando sulla parola del Signore: “Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno”. Anche a noi Gesù ha insegnato a chiedere nel Padre nostro: “Sia fatta la tua volontà”: la volontà di Dio è la nostra salvezza; la volontà di Dio è la salvezza e la gioia eterna anche per fr. Luigi.
Certamente ci mancherà la sua gioia e la sua serenità, la sua pacatezza e la sua pazienza, e vogliamo anche sperare che il vuoto che lascia sia presto riempito dal dono di nuove e sante vocazioni; ma ci consola soprattutto il sapere che il nostro Redentore, Colui che è venuto per condividere tutto della nostra realtà umana, fino alla stessa morte, dona la vita eterna a tutti coloro che credono in lui e che accolgono la sua parola. È quello che invochiamo con fede, con fiducia illuminata di speranza, anche per il carissimo fr. Luigi.
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Profilo tratto dal
Bollettino della Provincia Romana
gennaio 2015.
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