P. Potito De Sanctis (1820-1894) – Italia.
P. Potito De Sanctis (1820-1894)
Nacque in Castelgrande nella provincia di Potenza il 31 maggio 1820, da nobile, ricca e pia famiglia.
Il P. Domenico De Sanctis che stava a Deliceto nel 1768 era suo zio. (Lett. di S. Alf.). Il Servo di Dio Nicola De Sanctis morto nel 1834 era il suo primo fratello. Ebbe tre fratelli minori cioè il Medico, e due Arcipreti il defunto e il vivente. La famiglia dell’Avv. De Sanctis, suo nipote, conservasi tuttora affezionata ai Liguorini.
Potito fece la sua professione il dì 14 gennaio 1838. Si ordinò Sacerdote il 1° giugno 1844. Il 18 giugno 1887 fu nominato Rettore del Collegio di Materdomini.
In preparazione alle Feste Centinarie di S. Alfonso fece biancheggiare tutto il Collegio, e pitturare tutte le finestre.
Il 2 Agosto invitò a mensa molti Signori ed il Clero. Chiamò la musica, ordinò una splendida illuminazione, e fece accendere anche dei fuochi pirotecnici.
La Festa fu preceduta da un Solenne Triduo, predicato dal nostro P. Raffaele De Blasio, celebre e rinomato oratore.
Raccolse di offerte L.810, e ne spese 1000 circa.
Per la Missione a Caposele spese L.120.
Per i due Quadri del Perpetuo Soccorso e di S. Clemente spese L.13.
Per la disumazione del corpo del Venerabile Fratello Gerardo spese L.50.
Per 200 mortaletti alla Proclamazione di Beato Gerardo, e per la Cappella al Beato circa L.1000; ma ne ebbe L.500 dal R. M. Mauron.
Per la Statua di Beato Gerardo, morto (che fu poi venduta dal rettore De Feo essendo venuta l’attuale dall’Olanda), L.110.
Desideroso di comprare dal Governo il Collegio e il Giardino, e di formare una rendita alla Casa di Materdomini, seppe così bene portare l’Amministrazione, che senza far mancare il necessario alla Comunità, portò il Capitale a L.25.000.
Soleva spesso ripetere: «Noi vecchi abbiamo, ora, la pensione, ma i giovani appresso come faranno? Perciò bisogna pensare e per essi e fare la rendita». Bravo, P. De Sanctis!
Affetto da grave malattia per la pietra alla vescica, soffrì negli ultimi mesi di sua vita dolori acerbissimi, ed amareggiato non poco dai malevoli, finì di vivere nel giorno 31 ggosto del 1894 all’età di 74 anni e tre mesi.
La sua vita veramente apostolica, il suo amore sincero alla Congregazione, la pazienza nel sopportare con calma e rassegnazione ai divini voleri le sue gravi sofferenze e le persone moleste, certo, gli hanno meritata una grande ricompensa in cielo.
Io ebbi la sorte di conoscere questo caro Padre Rettore il dì 23 giugno 1890, quando fui chiamato da lui per gli esami di ammissione nella Congregazione. Contava allora i suoi 70 anni. Era alto e snello di statura. Aveva una voce robusta, tratti affettuosi e gentili.
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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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