D’Agostino Gianmaria redentorista

P. Gianmaria D’Agostino (1732-1791). – Italia.

P. Gianmaria D’Agostino (1732-1791)

Nacque a S. Potito, in Diocesi di Avellino.
Negli anni 1764, 1781 e 1791 lo troviamo rettore di Materdomini come risulta dal Capitolo Generale 1764; dalla riunione dei rettori in Benevento nel 1781; e dal documento del Corpo di S. Colomba V. M. giunto a Materdomini nel 1791.

Nel 1785 si trovava di stanza a Pagani; ed un giorno alla sua presenza e del P. Corrado S. Alfonso esclamò: «Una grande sventura affliggerà Napoli nell’ anno 1799: fortunatamente non sarò testimone della sua desolazione».
La rivoluzione riversatasi sull’ Italia alla fine del secolo, realizzava la predizione. L’ armata francese entrò in Napoli il 23 gennaio 1799; Ferdinando e Carolina dichiarati scaduti dal trono.

Il 12 settembre 1787, trovandosi in Napoli, assistette ai solenni funerali celebrati per la morte di S. Alfonso. (Tannoia IV. 301). In una sua lettera, scritta al P. Villani, dice che in Napoli non si poteva uscire per le tante richieste che facevano di figure e reliquie di S. Alfonso.

In quest’ anno 1787 diede alle stampe l’ opera «La Vera Sapienza» per uso dei Giovani di ogni Stato, Secolare, Ecclesiastico e Regolare. Opera Teologico Dommatico Pratica, dedicata all’Immortale Memoria di Monsignor D. Alfonso Maria Di Liguoro; fu Vescovo di S. Agata dei Goti, e Fondatore della Congregazione del SS. Redentore.
Nel 1° Tomo parla della Religione rivelata, della falsa , e vera Sapienza, e quello della divina Giustificazione.
Nel 2° Tomo parla delle Virtù Teologali, e di quella della Religione per tutti gli Atti suoi propri, con l’Aggiunta di una Confutazione di alcuni Errori particolari contra la divina Rivelazione.
Napoli 1787. Stamperia Simoniana.

Nel mese di giugno 1780 venne a Materdomini la nobile Suora Maria Michela Giordano di Francesco da Corbara (morta a Materdomini, dopo pochi giorni, il 14 giugno 1780). Essendo inferma, la notte le apparve in sogno ul santo Fratello Gerardo, e le disse che si fosse preparata a grandi patimenti, ma senza sgomentarsi, perché Iddio l’avrebbe assistita.
La pia Suor Maria, non sapendo che pensare, manifestò il tutto al Rettore che allora era Padre D’Agostino. Questi le mostrò tutti i ritratti per vedere chi le apparve, ma quando vide quello di Fratello Gerardo, (quella che ora teniamo esposta in Refettorio, ed è l’ originale di tutti gli altri) subito disse: «Questi, questi è stato che mi è apparso»  (Tannoia – Vitarella pag. 189.)

Morì in Pagani, trovandosi colà di passaggio, il 21 settembre 1791.
Nel 1791 l’ Arcivescovo Sambiase espose solennemente alla pubblica venerazione dei fedeli il corpo di S. Colomba alla presenza del Vicario Generale Vitale di Santomenna, del Rettore del Collegio P. D’ Agostino, dell’ ex Rettore P. Tozzoli, del Vicario Foraneo Cozzarelli e di tutta la Comunità.

Il P. Gianmaria D’ Agostino, rettore di Materdomini, ebbe un nipote Vescovo di Ariano.

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Profilo tratto da
Biografie manoscritte del P. S. Schiavone
– vol.1 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Immagine del corpo di S. Colomba Vergine e martire fatto arrivare a Materdomini nel 1791 dal Rettore D’Agostino. – L’immagine fu stampata a devozione del P. Leopoldo Briscione redentorista.
Immagine del corpo di S. Colomba Vergine e martire fatto arrivare a Materdomini nel 1791 dal Rettore D’Agostino. – L’immagine fu stampata a devozione del P. Leopoldo Briscione redentorista.

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