6 gennaio – Epifania del Signore
1861 – Muore in Arauca (Colombia) Padre Gioacchino D’Elia. Nato a Terlizzi, in provincia di Bari, in Italia, nel 1832, professò in Ciorani nel 1851 ed è stato ordinato sei anni più tardi. Era figlio del giudice della città, che a quel tempo significava un livello sociale medio-alto. Durante gli studi superiori ebbe momenti di stanchezza mentale.
A 27 anni, subito dopo essere stato ordinato sacerdote, insieme ai Padri Tirino e Loyódice formò il gruppo dei primi missionari Redentoristi che arrivarono alla missione del Casanare, Colombia, nel 1859. Morì di febbre maligna a 29 anni nella barca che lo portava attraverso il fiume Arauca nei pressi della foce del fiume Orinoco. Il Padre Loyódice lo descrive come uomo del dovere, austero e devoto della Vergine Addolorata.
1905 – Muore a Madrid, Spagna, Padre Antonio Bartolomé Rodríguez. Era nato a Zamora nel 1844. Lo stesso anno della sua ordinazione venne in Ecuador (1871) e nel 1884 andò in Colombia con i fondatori di Buga. Ha lavorato quattro anni. Poi è andato a Puerto Rico. Più tardi fu economo della Provincia spagnola.
●Ω● – Nella meditazione scritta per l’Epifania S. Alfonso dice (Via della salute, Parte II):
Nasce il Figlio di Dio umile e povero in una grotta, ivi lo riconoscono sì bene gli Angeli del cielo cantando, “Gloria in altissimis Deo“; ma gli uomini della terra, per salvezza dei quali nasce Gesù, lo lasciano abbandonato… Ma l’amante Redentore vuol già dar principio a comunicarci la grazia della sua redenzione, onde comincia a manifestarsi anche ai gentili, che né lo conoscevano, né l’aspettavano. Perciò manda la stella ad avvisare i santi Magi, illuminandoli insieme con la luce interna, affinché venissero a riconoscere e adorare il loro Redentore. Questa fu la prima e somma grazia a noi fatta, la chiamata alla fede.