15 febbraio.
1798 – Con la caduta di Roma nelle mani dell’esercito rivoluzionario francese, vennero soppressi gli ordini e congregazioni religiose. Le chiese di s. Matteo e di s. Giuliano rimasero semidistrutte.
1863 – Giungono a Madrid, per stabilirvi la Congregazione, tre redentoristi italiani: i padri Vittorio Loiodice e Gil Zanoni e il fratello Luigi Zanichelli.
1916 – Colombia – Muore a Buga fratello Álvaro Tornero. Nacque a Huete, Spagna, nel 1844. Professò a 30 anni. Era attivo, forte, sincero credente. Quando aveva 40 anni giunse a Buga tra i “patriarchi” della provincia colombiana.
Lavorò a Buga per 32 anni, fino alla morte. Svolgeva i ruoli di cuoco, sacrestano e cantore della chiesa. Siccome il suo repertorio di organista non era molto vario, era solito affermare: “Ciò che canto rallegra all’inizio e soprattutto alla fine”. Si distingueva per tre cose: il buon umore, l’amore per la Vergine e la devozione a s. Alfonso, le cui opere leggeva costantemente.
●Ω● – S. Alfonso, nella lettera del 15 febbraio 1756, scrive a Giovan Battista Remondini:
«Le invio il libro che appunto ora ho finito di aggiustare… Procuri di non levare né diminuire le carte aggiunte; perché queste forse sono il meglio del libro… Di nuovo vi raccomando di non dare a rivedere il libro a qualche teologo della sentenza rigida… perché io non sono di questa sentenza, ma mi tengo alla via di mezzo». (testo originale)
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Da “Memorial Redentorista”, Provincia de Bogotá
Tercera edición – Ediciones Scala Bogotá – 1º de Agosto de 2012
Editor: Noel Londoño, CSsR. (traduzione: Giovanna Alberino)
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