Cronaca redentorista 26

CronacaCSSR01

26 gennaio – Santi Timoteo e Tito, vescovi

 1929 – Colombia – Si firma l’atto di compravendita del terreno nei Quartieri Uniti, Chapinero, con l’illusione di poter costruire lì la prima casa e tempio dei redentoristi spagnoli nella capitale di Colombia. L’anno dopo si erige il tempio di s. Inés nel centro della città; per questo motivo il governo generale pretenderà che non si porti avanti il progetto di Chapinero. Attualmente lì c’è una parrocchia retta da 3 Mercedari.

1999 – Colombia -Inizio dell’anno propedeutico a Manizales, per rispondere al Capitolo Provinciale precedente che voleva organizzare un anno antecedente agli studi superiori e al noviziato per favorire un adeguato approccio alla vita religiosa redentorista. La prima sede fu Manizales, e dal 2007 a Piedecuesta.

●Ω● – Lettera di s. Alfonso al Duca di Maddaloni, sulla carestia nella sua diocesi (26 gennaio 1764):

«Sappia Vostra Eccellenza che qui stiamo con gran timore, perché la scarsezza del pane è giunta a tal segno, che si sta in pericolo da giorno in giorno di vedere rivoltata la gente; mentre vanno con i danari in mano e non trovano a comprare né grano né pane… Io cerco quanto più posso di soccorrere questi poveri. Ho mandato già a vendere la carrozza e le mule che tenevo, e penso inoltre di farmi un altro debito; ma vedo che non posso arrivare, come vorrei, e tremo continuamente di vedere qualche rivoluzione, giacché più di una volta il popolo ha fatto commozione e tumulto.
Prego pertanto di nuovo, quanto posso, la bontà di V. Ecc. di fare rimanere qui il suo grano per sovvenimento di questi afflitti suoi vassalli che, se restassero privi di questo soccorso, si ridurrebbero a disperazione, perché posti in estrema necessità». (testo originale).

Leggi tutta la lettera.

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Da “Memorial Redentorista”, Provincia de Bogotá
Tercera edición – Ediciones Scala Bogotá – 1º de Agosto de 2012
Editor: Noel Londoño, CSsR. (traduzione: Giovanna Alberino)
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La carestia a Sant’Agata: raccontata in napoletano da Giovanni Vitale
[audio:/Vitalemp3/1Carestia.mp3]

S. Alfonso affrontò in prima persona i disagi della carestia del 1764 a S. Agata dei Goti, impegnando beni personali e della mensa vescovile.
S. Alfonso affrontò in prima persona i disagi della carestia del 1764 a S. Agata dei Goti, impegnando beni personali e della mensa vescovile.