21. CRISTO HA DATO SE STESSO PER ME
San Paolo si sentiva spinto ad amare Gesù al pensiero che egli era morto non solo per tutti, ma per lui in particolare. Egli mi ha amato, diceva, e ha dato se stesso per me (Gal 2,20). E così deve dire ciascuno di noi; perché, come asserisce san Giovanni Crisostomo, “Dio ama ogni singolo uomo nella stessa maniera in cui ama il mondo intero”.
Quindi il fatto che Gesù ha sofferto per tutti non diminuisce gli obblighi d’amore che ciascuno di noi ha nei suoi confronti: essi sono gli stessi che ognuno avrebbe se Gesù avesse sofferto soltanto per lui.
Ora, fratello mio, se Gesù fosse morto soltanto per salvare te, lasciando gli altri nella loro rovina originale, quale grande obbligo avresti nei suoi confronti? Tuttavia sappi che la tua obbligazione verso di lui è ancora più grande per il fatto che egli è morto per salvare tutti. Se egli fosse morto solo per te, quale pena sarebbe la tua nel pensare che i tuoi genitori, fratelli e amici si dovrebbero dannare e che dopo questa vita dovresti essere per sempre diviso da loro! Se tu fossi schiavo con tutta la tua famiglia e qualcuno venisse a riscattare solo te, quanto lo pregheresti di riscattare insieme con te anche i tuoi genitori e fratelli! E quanto lo ringrazieresti se egli ti ascoltasse facendo ciò!
Pertanto rivolgiti a Gesù, dicendogli:
Mio dolce Redentore, senza che io te lo chiedessi, per me tu hai fatto questo: mi hai riscattato dalla morte col prezzo del tuo sangue, e non soltanto me, ma anche i miei parenti e amici, cosicché io posso sperare di godere per sempre in Paradiso insieme con essi. Signore, io ti ringrazio e ti amo, e spero di ringraziarti e amarti eternamente nella patria beata del cielo. (Amore delle Anime I,10)