2. Così sicuri di noi stessi
Quando giudichiamo gli altri chiudiamo gli occhi alla legge più alta dell’amore.
Non ho scuse.
Signore, aprimi gli occhi al fatto
che quando giudico un altro,
condanno me stesso,
perché io, giudice,
faccio le stessissime cose
che lamento nel mio vicino.
Penso forse che,
quando sentenzio su altri
per azioni che sono egoistiche e sconsiderate,
e intanto le commetto anch’io,
sfuggirò al tuo giudizio, Dio?
Presumo, forse,
della ricchezza della tua bontà,
della tua tolleranza e pazienza?
Ignoro forse che la tua bontà
mi dovrebbe spingere al pentimento?
Tu ripagherai ogni uomo
secondo le sue opere:
a coloro che nel fare
pazientemente del bene
cercano gloria, onore e incorruttibilità,
accorderai la vita eterna.
Ma a quelli che non seguono la verità,
e obbediscono all’ingiustizia,
toccherà in sorte sdegno e ira,
tribolazione e angoscia.
Non gli ascoltatori
degli articoli della legge
sono giusti davanti a te, Dio,
ma gli osservanti della legge
saranno resi giusti.
Ci diciamo cristiani
e facciamo affidamento sulla legge
e ci vantiamo del nostro rapporto con Dio.
E asseriamo di conoscere
la tua volontà
e di approvare ciò che è meglio,
istruiti come siamo nella legge.
Ognuno di noi è sicuro
di essere una guida per il cieco,
luce per coloro che sono al buio,
correttore del sempliciotto,
professore dei più giovani,
possedendo, nella legge,
la forma del sapere e della verità.
Noi, allora, che insegniamo agli altri,
nulla insegneremo a noi stessi?
Mentre predichiamo contro il furto,
rubiamo?
Noi che diciamo
che non si deve commettere adulterio
siamo adulteri?
Noi che ci vantiamo della legge,
ti disonoriamo, Dio,
trasgredendo la legge?
Con spiacere e vergogna ammetto che
il tuo nome, Dio,
è bestemmiato tra i non credenti
per colpa nostra
(Lettera ai Romani, cap. 2,1-24)
L’evidente contraddizione tra quel che esigiamo dagli altri e ciò che permettiamo a noi stessi, dovrebbe almeno renderci umili. Ma no. Preferiamo darci a un’osservanza puramente esteriore della legge cristiana… e poi ce ne vantiamo anche.
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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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