Concluso il Centenario di San Clemente

100 Clemente Patrono2a

Concluso a Vienna-Hernals il centenario di San Clemente Maria Hofbauer
quale Patrono di Vienna
Più di 600 partecipanti erano presenti alla conclusione dell’Anno Clementiano. Tra essi circa 100 erano ospiti d’onore invitati dall’interno e dall’estero. 

Vienna-Hernals 15 giugno 2014. – Più di 600 partecipanti erano presenti alla conclusione dell’Anno Clementiano. Tra essi circa 100 erano ospiti d’onore invitati dall’interno e dall’estero. Oltre al Superiore Generale dei Redentoristi, hanno accettato l’invito i rappresentanti di molte province e regioni europee, compresi i Provinciali e Vicari di Lemberg, Varsavia, Bratislava, Praga, Monaco, Paesi Bassi.

Servizio dal sito www.ordensgemeinschaften.at

Occasione per la visita del Superiore Generale dei Redentoristi P. Michael Brehl è stata la conclusione dell’Anno Clementiano 2014 nella chiesa di Santa Maria in Vienna-Hernals il 15 giugno 2014. Numerosi Superiori provinciali sono intervenuti alla festa.
P. Brehl ha individuato queste tre dimensioni sul Patrono di Vienna nel suo sermone in lingua inglese.

  • “San. Clemente M. Hofbauer è un Santo molto umano con il grande dono dell’amicizia. Era un grande Orante, che può insegnare anche a noi oggi come poter pregare. Inoltre, è un santo moderno, perché ha dimostrato come si può rendere cristiano il quotidiano”.
  • “Non ha chiesto niente ad altri prima di averlo fatto egli stesso”. San Clemente mostra una spiritualità “terrena” e quotidiana.
  • P. Brehl si è rivolto anche ai numerosi bambini: “Clemente ha intuito che il tabernacolo è in noi, che portiamo Gesù in noi e lo incontriamo. Dovunque Clemente è stato, ha parlato con Gesù come ad un amico”. 

Semplice ed esemplare
P. Brehl ha particolarmente sottolineato nella sua maniera anche allegra:

  • Clemente ha potuto ben raggiungere la gente, perché lo ha fatto in modo che tutti potessero capire. Usava un linguaggio semplice ed dava prima di tutto l’esempio.
  • Inoltre, in un’epoca di nazionalismo tutte le fondazioni iniziate da lui avevano un respiro internazionale, in modo da poter sviluppare il loro effetto benefico.
  •  Clemente in un tempo di Clericalismo dei credenti ha spiegato il ruolo importante per i battezzati nel servizio del culto e nella predicazione. Tutti dovrebbero predicare il Vangelo col sevizio del culto. Il Vangelo deve essere “ri-articolato” in ogni generazione.

In sintesi, il Superiore Generale proveniente da Roma, ha invitato i fedeli a conoscere di più Clemente: “Riguarda tutta la persona: cioè vivere concretamente l’amicizia. Dio è attivo nella nostra vita …”
Sotto la tenda allestita, il Superiore Generale ha richiamato alcuni punti luminosi dell’Istituto presente in tutto il mondo: “In Asia, siamo cresciuti rapidamente e lì dobbiamo fare in modo da creare strutture adeguate. Ugualmente in Africa, dove incontriamo direttamente la povertà. In tutto il mondo siamo come presi da un senso positivo: cioè che tante donne e uomini, come battezzati, vivano e testimoniano la propria vocazione e responsabilità nella loro propria misura. Collaboratori e collaboratrici sono una benedizione per la nostra comunità missionaria “.

Andare verso le periferie

In una intervista rilasciata al bollettino informativo Klemensblättern il Superiore Generale aveva sottolineato:

  • “L’Istituto deve mettere i poveri al centro di tutti i suoi sforzi” Quando Papa Francesco ha chiesto di andare verso le periferie, verso gli abbandonati e i poveri, allora è apparso chiaro “l’andare al cuore della vocazione come Missionario Redentorista”.
  • “I Redentoristi devono stare dalla parte dei poveri; dobbiamo; andare verso le periferie. Questo vale sia che ci troviamo nella città di Vienna che nella campagna di Austria; e questo vale anche per New York Città e la regione amazzonica “.

_______________

“Non gestire le ceneri, ma portare di nuovo il fuoco”

 Il Provinciale P. Lorenz Voith nel suo discorso ha vivamente ringraziato per la partecipazione dei numerosi ospiti, venuti anche dall’estero, nonché per la preparazione e l’attuazione di questa festa in Hernals.

Ecco alcuni spunti del suo discorso:

  • Circa 90 anni dopo la morte del Santo, la Chiesa di Vienna ha impostato questa iniziativa a Roma, con il sostegno di persone influenti. Un apprezzamento per un Santo non sempre “comodo”, che le autorità statali hanno sempre tenuto d’occhio e trattato male, fino ad essere imprigionato. Tutti voi conoscete la movimentata storia della sua vita… 
  • Questo Santo rappresenta un tipo di pastore, di cui oggi abbiamo bisogno più che mai: flessibile nei metodi pastorali, fedele nei principi, aperto ai segni dei tempi, ai disagi e al mondo, e nello stesso tempo dotato di una fede ben radicata. Un pastore di città con moderna sensibilità .
  • La sua Casa era il Convento di Vienna e senza clausura, aperto a molti … punto di riferimento per giovani e vecchi, ricchi e poveri. Artisti, soldati, nobili…
  • La sua piccola chiesa a Vienna divenne a poco a poco un punto di attrazione diverso dalle altre … Ed egli uscì fuori – verso la periferia … seguendo le esigenze della pastorale …
  • Se noi Redentoristi guardiamo questo grande Santo che è rimasto sempre piuttosto “normale”, allora questo può diventare anche un impegno: presenza, missione nel mondo urbano. Presenza in una città … dove sempre stanno fianco a fianco vita pubblica, anonimato, distanze e allo stesso tempo l’abbandono ….
  • Se noi Redentoristi guardiamo a questi grandi santi, non significa che noi manteniamo lo sguardo rivolto all’indietro, verso un passato da mantenere. No. Quando celebriamo la festa, significa che essa diventa anche la mia missione personale.

“Non gestire le ceneri, ma portare di nuovo il fuoco.”
E il fuoco ci fu e ci sarà in molte prospettive. Così, per esempio, attraverso il lavoro qui nella parrocchia di Santa Maria per molti decenni. Dove dobbiamo portare di nuovo il fuoco qui oggi? In maniera ben diversa rispetto a 20 o 40 anni fa…
L’incendio è stato avviato nell’avvio della grande istituzione di conversazione e consulenza “GESPRÄCHSINSEL” nel centro città, insieme a molti membri di altre comunità religiose, istituti secolari e laici preparati.
Il fuoco verrà portato in nuove forme di piccoli gruppi di ascolto da un operatore pastorale…
Soprattutto, il fuoco fu e sarà acceso in collaborazione con i laici, nelle Associazioni, nei Gruppi di amici, ecc … Qui succede spesso, anche se non sempre in maniera visibile alla maggioranza.
E ci auguriamo di poter accendere ancora questo fuoco: cioè lo Spirito Santo, la nostra spiritualità, il nostro carisma”.

Traduzione dal tedesco
P. Salvatore Brugnano
Leggi l’originale

Più di 600 partecipanti erano presenti alla conclusione dell’Anno Clementiano. Tra essi circa 100 erano ospiti d'onore invitati dall’interno e dall'estero. Il Superiore Generale dei Redentoristi, P. Michael Brehl
Vienna-Hernals 15 giugno 2014 – Più di 600 partecipanti erano presenti alla conclusione dell’Anno Clementiano. Tra essi circa 100 erano ospiti d’onore invitati dall’interno e dall’estero. Il Superiore Generale dei Redentoristi, P. Michael Brehl, ha invitato tutti, piccoli e grandi, a conoscere di più la personalità e la missione di San Clemente, che si rivela ancora oggi un Santo moderno.